RACCONTI & OPINIONI

Il ricordo di tanti suicidi per disperazione maceri per sempre la coscienza degli uomini di questo violento potere


Aveva 78 anni e non potrà più fare sacrifici caro presidente Napolitano Mentre il presidente del consiglio Monti annuncia trionfale che il paese è fuori dalla crisi c'è chi scopre di non potercela più fare a vivere, che di sacrifici non ne può più fare che nella vita ne ha già fatti troppi.Gela, provincia di Caltanisetta, la signora aveva 78 anni, da poco aveva che la pensione con cui viveva, 800 euro le era stata decurtata di un quarto. Con 600 euro a fine mese non ci arrivi, con quella cifra non puoi andare avanti, a quell'età - a meno che non svolga una professione di alto livello - manager, presidente del consiglio o della Repubblica, docente universitario, giornalista o quant'altro, la tua vita lavorativa è finita. E allora arriva la depressione, il senso di sconfitta, l'assenza assoluta di prospettive, l'abbandono, l'idea che ti perseguita di non poter più andare avanti. Sei una delle tante e dei tanti a cui hanno chiesto di immolarti per salvare le banche, per far riprendere le speculazioni, per mantenere inattaccato il potere assurdo di cui gode il 10% della popolazione ai danni degli altri. Non hai magari più la forza per combattere, vince la solitudine e ti lasci andare, al punto di gettarti da una finestra dal quarto piano per non rischiare l'umiliazione della miseria assoluta. A quelli che si stracciano le vesti per la riduzione delle spese, a quelli che per risanare il bilancio tutto è lecito tranne la patrimoniale, toccare le grandi opere o le spese militari. A un presidente della repubblica chiuso nel suo recinto che ancora ha il coraggio di parlare di sforzo condiviso. Che il ricordo di quella donna e di tante vite spezzate da veri e propri omicidi del capitale non vi abbandoni in ogni istante della vostra vita. Stefano Galieni3/4/2012 www.controlacrisi.org