RACCONTI & OPINIONI

Nella vecchia destra tutti ridono, nella neodestra (PD-Udc) sono sobri, fanno la comunità della barbarie. Due commenti


L'UOMO CHE RIDE  Avete presente Angelino Alfano davanti alle telecamere? Ride sempre. Lo spread sale e lui ride. Aumenta la disoccupazione e lui ride. Precari e studenti vengono presi a manganellate dalla polizia e lui ride. Mancano i soldi per pagare le rate del mutuo e lui ride. Angelino gioisce, è contento. E' al di sopra delle vicende terrene. Da bravo maggiordomo, ha copiato dal suo padrone. Anche B. ride sempre davanti alle telecamere, ma nel suo ridacchiare intravedi la furbizia levantina dell'affarista, del bugiardo patologico, dell'evasore fiscale e del corruttore in servizio permanente effettivo. B. ride, ma i suoi occhi no. Guardi nei suoi occhi e non vedi allegria. E' lo sguardo dello squalo. Il muso ride a 32 denti ma gli occhi ti dicono "Sto per farti a pezzi". E' lo stesso sorriso di Giuliano Ferrara e di Sallusti. Nel sorriso un po' ebete di Alfano non intravedi alcunché. Si potrebbe dire: sotto il sorriso niente. Il nulla assoluto. Angelino ride, e anche i suoi occhi pieni del nulla ridono, spensierati. I suoi occhi non trasmettono messaggi, se non quelli dell'allegria vuota e irresponsabile. E' come guardare negli occhi di un pesce palla allegro. E' lo stesso sorriso della Vispa Teresa. E' andato anche lui a scuola di comunicazione per aspiranti capi. Pardon, volevamo dire "School of communication for leaders", dove ti insegnano che apparire in doppio petto blu e cravatta è più importante che essere. Dove ti allenano a passare rapidamente da un luogo comune ad un altro come sostituto del dire qualcosa di sensato e pertinente. Angelino crede - glielo hanno detto gli esperti in politologia - che sorridere sempre dia fiducia ai suoi elettori. Ma alle persone normali non dà fiducia. Crea un senso di fastidio. "Ma che ha da ridere sempre, quello lì?". Nella seconda metà dell'800, il celebre scrittore Victor Hugo scrisse un romanzo intitolato "L'uomo che ride". Il personaggio principale era un infelice nato con una terribile deformazione congenita che dava al suo volto l'aspetto di una perenne tragica risata. Era il simbolo dell'uomo che è costretto dalla sua deformità a mostrarsi felice pur soffrendo interiormente. Anche Angelino è costretto non dalla sua deformità ma dal suo ruolo a mostrarsi felice, pur non soffrendo affatto. O forse soffrendo almeno un po', chi lo sa? Non è stato facile fare il finto segretario del PdL. E non è facile continuare a sorridere adesso, dopo essere stato silurato dal B. che a sorpresa (in nome del ricambio generazionale?) torna in campo. Che Victor Hugo avesse previsto con un secolo e mezzo di anticipo l'arrivo di un Angelino Alfano?P. S. Avete presente Beppe Grillo in pubblico? Che razza di domanda, certamente lo avete presente. Urla sempre, anche se ha di fronte 20 persone. Qui però mi fermo per mancanza di ispirazione. Victor Hugo non ha mai scritto un romanzo dal titolo "L'uomo che urla". Un vero peccato.Bruno Carchedi 13/07/2012 da puntorossoblog.com ---------------------------GHIACCIO E COLPI DI SOLE IN CASA PDMentre Bersani definisce giustamente “agghiacciante” l’annuncio del ritorno in campo di Silvio Berlusconi arrivano i dati ufficiali sull’escalation della cassa integrazione, in attesa che la sua copertura venga tragicamente rimaneggiata dalla riforma Fornero di recente approvata in Parlamento con i voti del suo partito. Mezzo milione sono le lavoratrici ed i lavoratori attualmente in cassa integrazione! Essi si aggiungono ai 2,6 milioni di disoccupati e ai 3,3 milioni di precari.Dati di un Paese avvicinato al baratro dal governo Berlusconi ma poi precipitato dentro per le politiche recessive del governo Monti che continua a tagliare pensioni, redditi, servizi sociali, letti di ospedale, uffici postali, posti di lavoro pubblici e privati… impoverendo la gran parte del popolo italiano.Politiche distruttive messe in atto per conto della Troika e sostenute dalla sua larga maggioranza A-B-C ”per riconquistare la fiducia dei mercati” …che peraltro, ovviamente, non arriva.Uno scenario sociale quindi ben più “agghiacciante” per milioni di famiglie, di ragazze e di ragazzi derubati del loro futuro, rispetto alle misere notizie che arrivano dalla politica spettacolo.Ma da questo ghiaccio mortale il PD non sembra molto disturbato tanto che il suo vice presidente Enrico Letta, si spinge ad auspicare “un esecutivo politico in continuità con Monti” magari sostenuto da “un’alleanza guidata dal Segretario Bersani con ai lati Casini e Vendola”.Altro che ghiaccio, qui il sole ha picchiato forte in testa!Massimo RossiPortavoce della Federazione della Sinistra14/07/2012