RACCONTI & OPINIONI

Una drastica razionalizzazione dei costi? Ad esempio ridurre il ricorso alle esternalizzazioni. Ma il governo fa il contrario


Spending review, il governo fa cassa su diritto alla saluteCon la spending review il Governo sta facendo cassa sul diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione. Il taglio dei piccoli ospedali è stato scongiurato, almeno sulla carta, ma e’ difficile sostenere che l’eliminazione di oltre 18mila posti letto non possa pregiudicare in alcun modo i servizi sanitari essenziali per i cittadini.Continuare ad operare tagli alla sanità pubblica potrebbe significare, nel lungo periodo, allargare il gap tra cittadini benestanti, che potranno permettersi prestazioni sanitarie private, e fasce più povere della popolazione, che saranno costrette a far ricorso ad un sistema pubblico che non garantirà loro qualità ed efficienza, e allo stesso tempo potrebbe significare aumentare il divario tra regioni virtuose e regioni in deficit economico, che non riusciranno a colmare i buchi di bilancio e ad offrire ai cittadini l’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno.Sarebbe opportuno, invece, pensare ad una drastica razionalizzazione dei costi, riducendo il ricorso alle esternalizzazioni, potenziando la diffusione dei centri per l’acquisto dei prodotti sanitari, anche a livello interregionale, ridimensionando i costi per servizi accessori rispetto a quelli che sono i livelli essenziali di assistenza, che devono continuare ad essere garantiti sempre ed in maniera omogenea sul territorio, ma non, ancora una volta, riducendo i fondi destinati ad un settore che rischia il collasso e il cui declino potrebbe compromettere lo stato sociale del nostro Paese.Il governo Monti doveva eliminare gli sprechi e invece sta seguendo la stessa strada gia’ percorsa da Berlusconi che ha falcidiato il settore, trasformando in lusso quello che e’ un diritto stabilito dalla nostra Carta costituzionale.Antonio Palagianowww.sossanita.it