RACCONTI & OPINIONI

I sindaci esprimono “grande preoccupazione” per la “mancata attenzione” a questa categoria di migranti più fragili.


Tra le vittime della spending review anche il Comitato minori stranieri. La protesta dell’Anci.La spending review miete altre vittime nell’ambito delle strutture governative attive per le politiche migratorie e la tutela dei diritti umani. Così, dopo un drastico ridimensionamento dell’Unar, l’Ufficio antidiscriminazioni razziali, a rischio chiusura è il Comitato minori stranieri.A darne notizia ieri sono stati i vertici dell’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, che hanno espresso “grande preoccupazione” per la soppressione, prevista nel decreto sulla spending review, per l’organismo istituzionale “che ormai da anni opera per la tutela e la protezione di questa specifica categoria di migranti, particolarmente vulnerabile perchè presenta molteplici fragilità in quanto minori, soli e stranieri”.“Dopo il mancato rifinanziamento del Programma nazionale di protezione per i minori stranieri non accompagnati – dichiarano Flavio Zanonato, sindaco di Padova e delegato Anci all’Immigrazione e Lorenzo Guerini, sindaco di Lodi e delegato al Welfare – la volontà di sopprimere il Comitato conferma una mancanza di attenzione, da parte del Governo, sul tema della protezione dei minori stranieri, in questo caso non giustificata da un’esigenza di razionalizzazione della spesa giacché il funzionamento dell’organismo non prevede oneri a carico del bilancio dello Stato”.Per gli esponenti dei sindaci “ulteriore motivo di preoccupazione riguarda la soppressione di altri organismi collegiali di concertazione sui temi del sociale e delle pari opportunità, che operano in ambiti già fortemente minati dalla progressiva riduzione dei trasferimenti statali. Se la mancanza di risorse si accompagna a una progressiva riduzione di spazi di confronto, concertazione e monitoraggio, in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, sarà sempre più difficile governare le politiche sociali e rispondere ai bisogni dei cittadini, mettendo a sistema e ottimizzando le risorse a disposizione”. “Chiediamo quindi al Governo – concludono Zanonato e Guerini – una verifica puntuale sulle conseguenze di tale scelta e un ripensamento sull’effettiva utilità della soppressione di tali organismi soprattutto quando il loro funzionamento non grava sulle casse dello Stato”.Fonte: www.immigrazioneoggi.it