RACCONTI & OPINIONI

I dati più allarmanti riguardano la crescente zoocriminalità infantile ma il giro di affari è di oltre tre miliardi di euro


Animali uccisi da piccoli delinquenti. Preoccupante il rapporto "Zoomafia 2012"Animali domestici maltrattati, rapiti e uccisi brutalmente, seviziati o peggio ancora utilizzati come vittime prescelte per rituali di iniziazione per introdurre i giovanissimi nelle bande criminali. E’ quanto emerge dal Rapporto Zoomafia 2012 pubblicato dalla LAV (Lega Anti Vivisezione) relativo ai maltrattamenti avvenuti nel 2011 nei confronti di animali registrati dalle Procure ordinarie e dalle Procure presso il Tribunale per minorenni.Si tratta di 4.880 procedimenti penali che comprendono diversi tipi di reato, commessi per la maggior parte dalla criminalità organizzata, come corse clandestine, combattimenti, smercio illegale di cuccioli, allevamento e macellazione abusiva, bracconaggio e pesca di frodo.Un giro di affari per oltre tre miliardi di euro di cui 1 miliardo per le truffe nelle corse dei cavalli, 500 milioni per il business dei canili illegali e il traffico di cuccioli, 500 milioni per il commercio di fauna selvatica e il bracconaggio, 400 milioni per la “cupola del bestiame” (allevamento e macellazione non regolari), 300 milioni per la pesca di frodo e 300 milioni per i combattimenti clandestini.Sorprende inoltre quanto sia diffuso l’uso di animali per scopi intimidatori o per l’iniziazione di giovani 'reclute'. Teste mozzate di lupo, di cane, di capretto oppure agnelli incaprettati, volpi impiccate, zampe di un cinghiale. Il repertorio delle intimidazioni è vario e sadico. Nel 2011 sono stati uccisi per questi motivi 20 cavalli, presi a fucilate o strangolati, di cui almeno 16 solo in Sardegna, altri sono stati feriti. “Nei casi di stalking - ha commentato Ciro Troiano, criminologo, responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della LAV e autore del Rapporto - è frequente che il soggetto attivo sia violento in vari modi anche con l’animale della persona offesa, o minaccia di esserlo. Tra le condotte moleste dello stalker rientrano, infatti, il far trovare animali morti o parti di essi o, addirittura, uccidere gli animali domestici della vittima. La casistica dell’uso intimidatorio degli animali continua con cani usati per fare la guardia a depositi di armi o a casolari dove erano rifugiati latitanti, o per commettere rapine e aggressioni. Dietro al furto di cani da caccia o da tartufo ci sono vere e proprio organizzazioni criminali transregionali e a volte, addirittura, transnazionali”.I dati più allarmanti riguardano comunque la zoocriminalità infantile. Il nuovo Rapporto si sofferma sul coinvolgimento di bambini e minorenni in attività illegali con animali o in crimini contro di essi. Inquietanti e preoccupanti i casi elencati: pesci rossi presi da una fontana e dati in pasto a un pit bull; cuccioli infilzati, cosparsi di benzina e arsi vivi; un gatto di strada torturato fino alla morte; un cucciolo di riccio bruciato vivo; un cagnolino preso a calci e a bastonate da un gruppo di bambini incitati alla violenza da alcuni adulti.Ai ragazzini viene insegnato che per ottenere rispetto bisogna essere forti e dimostrarsi tali incutendo timore. Vengono quindi proiettati in questo mondo fatto di violenza attraverso i maltrattamenti sui più deboli, gli animali, secondo un processo di ‘disumanaizzazione emotiva’. “E’ ampiamente dimostrato – prosegue Toiano - che bambini e adolescenti che sono ripetutamente crudeli verso gli animali presentano diversi tipi di disturbi psicologici, in particolare comportamenti aggressivi verso persone e cose, e possono facilmente diventare adulti violenti e antisociali”.Va inoltre ricordato che questi numeri rappresentano solo una parte dei reati effettivamente compiuti. Molti infatti pur essendo stati commessi restano per vari motivi nascosti e non registrati.Chiara Amendola