RACCONTI & OPINIONI

Ancora un suicidio di un operaio rimasto senza lavoro. 48 anni, una vita sacrificata alla classe dei parassiti al potere


TORINO, UN ALTRO SUICIDIO PER LA CRISI.Un uomo di 48 anni si è suicidato ieri dandosi fuoco in un campo alla periferia di Torino perché - ha scritto in un biglietto  - aveva perso il lavoro e non riusciva a trovarne un altro.Del fatto, avvenuto ieri pomeriggio, si è avuta notizia solo oggi.   In casa, dove l'uomo abitava da solo, gli agenti hanno trovato un biglietto in cui l'uomo spiegava di non riuscire più a sopportare la sua situazione di precarietà. Dopo la morte avvenuta ieri di Angelo di Carlo che si era dato fuoco davanti il Parlamento, continua a crescere la lista nera di suicidi per la crisi mentre il Governo Monti, vero responsabile di questa situazione, dice che se ne vede la fine in TV. Scendere in piazza contro il Governo della disoccupazione è sempre più necessario per evitare che la solitudine e la disperazione siano l'unico orizzonte per le classi popolari.Ieri un uomo, di 48 anni. senza più un lavoro si è suicidato ieri dandosi fuoco in un campo alla periferia di TorinoNota di franco cilentiIn una Torino sempre più smembrata nei valori sociali, venduta agli speculatori con la privatizzazione dei Beni Comuni e alle banche (l'orrendo grattacielo dell'IMI/SANPAOLO voluto più alto della Mole è ormai il nuovo simbolo della città) il mantra della città che si sviluppa armoniosa e bella, diffuso dai poteri forti e ben amplificato dai loro giornali, La Stampa e LA Repubblica (edizione di Torino) non funziona più come negli ultimi anni drogati dalle olimpiadi. I lavoratori, gli operai della Fiat licenziati e ini cassa integrazione non trovano più ragione di cittadinanza, si sentono rifiutati e clandestini. Torino ha anticipato la crisi di civiltà del Paese con il record della città più indebitata d'Italia con la scelta delle Giunte Castellani/Chiamparino/Fassino di suicidare la vita dei torinesi consegnandola nelle mani dell'usura al potere.PS. La Stampa ha derubricato la causa del suicidio in "dipendenza dai videogiochi". Quanta ipocrisia non dire che l'aggrapparsi alla speranza del gioco è solo la conseguenza di uno stato di depressione causato dalla perdita del lavoro, dai debiti e dalle insolvenze accumulate per mancanza di reddito! UN’ALTRA DRAMMATICA MORTE, COSTRUIAMO UNA GRANDE MANIFESTAZIONE CONTRO MONTI E LE SUE POLITICHE“La notizia del suicidio del disoccupato torinese dopo la già drammatica vicenda di Angelo di Carlo lascia senza parole. Mentre il Governo Monti vero responsabile della recessione e della disoccupazione di massa, racconta balle in tv sull'uscita dalla crisi si allunga li lista dei suicidi dei disperati perchè senza lavoro. Occorre scendere in piazza per offrire al popolo della crisi un'alternativa, e costruire l'opposizione al Governo Monti che sta distruggendo il futuro di migliaia di lavoratori. Per questo propongo ancora una volta alle forze della sinistra, idv sel, alba e movimenti di incontrarci per definire una data comune per scendere in piazza il prima possibile. Faccio inoltre appello a tutte le persone che in questo momento si trovano in difficoltà per la crisi, non cedete ai gesti disperati e troviamo insieme la forza per lottare insieme. “Paolo FerreroSegretario Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra207872012