RACCONTI & OPINIONI

Finisce agosto e si avvicina settembre e con esso anche l’atteso (ancora da quanti italiani/e?) evento di Miss Italia


Anche quest’anno ci risiamo.Tempo di miss (e di tv che non cambia)Ammetto di non aver praticamente mai seguito questo programma ma considero ciò che rappresenta oltre che piuttosto stupido e antiquato l’ennesimo attentato alla dignità della donna in tv e più passano gli anni più la cosa mi sembra peggiorare.L’altro giorno a casa dei miei genitori mi è capitato di sfogliare “Sorrisi e canzoni tv” (rivista immancabile a casa di molti nostri connazionali, più per abitudine che per altro) un articolo che accompagnava la copertina a tema proprio sullo show tv.Come dicevo prima trovo i concorsi di bellezza degradanti dell’immagine femminile- le donne infatti vengono rappresentate come competitive solamente per la loro bellezza (non certo per altre qualità come l’intelligenza o la capacità nello svolgere qualcosa di importante) ma anche pericoloso, molto pericoloso per le ragazze che guardano e per gli standard e i messaggi che a queste vengono veicolati: innanzitutto lo stesso concetto di concorso di bellezza (sia femminile che maschile, anche se come sappiamo questi ultimi sono molto meno diffusi e seguiti) a mio parere non hanno alcun senso: è o non è la bellezza estremamente soggettiva?Eleggere la ragazza più bella d’Italia non è quindi l’ennesimo modo di diffondere ed imporre una bellezza oggettiva con degli standard a cui tutt* dobbiamo sottoporci e da cui tutt* devono essere attratti/e?Un altro messaggio pericoloso è quello di aver introdotto solo dall’anno scorso le “taglie 44” (per non parlare ovviamente dell’identificare le donne con le loro taglie….) e guai ad andare oltre questo limite.Queste ultime poi vengono definite all’interno dell’articolo di sorrisi “formosette” da Patrizia Mirigliani, figlia del creatore del concorso Enzo.Il messaggio che viene quindi dato alle giovani ragazze (già super influenzate dai media ad avere complessi di ogni tipo sul loro corpo) che delle loro coetanee (che si presentano al concorso e quindi anche piuttosto alte) che portano la 44 -insomma delle ragazze normalissime anzi possiamo benissimo dire magre- sono formosette.Come poi ho già detto prima non ci si può identificare con una taglia (quant* di voi hanno un armadio che varia dalla S alla XL per via della diversa forma degli indumenti o semplicemente per via delle taglie variabili da prodotto a prodotto, da paese a paese?)Il messaggio è che ogni donna dalla 46 in su debba vergognarsi e non merita spazio per essere rappresentata e tu, che sui jeans hai un’etichetta “44” ci sei ma solo per rappresentare la categoria delle “formose”.Senza parlare di un altro particolare agghiacciante contenuto nell’articolo sulla rivista.In copertina Fabrizio Frizzi (conduttore della kermesse da ormai qualche anno) si vanta di essere beato tra le donne e definisce queste ultime (le partecipanti al concorso) ragazze moderne.Sul momento mi chiedo in che senso queste ragazze possono definirsi moderne dato che come già ho spiegato considero questo concorso piuttosto all’antica e anche l’idea di partecipare mi sembra legato a dei sogni che penso coltivino meno ragazze italiane rispetto ad un tempo.Poi però andando a leggere l’articolo questa dichiarazione si rivela totalmente insensata e la Mirigliani afferma che quest’anno (udite udite) per via della discussa rappresentazione della donna le ragazze rappresenteranno un modello di donna più tradizionale (ci mancava!) e – dulcis in fundo.- saranno più coperte e verrà abolito il bikini.Quando la smetteranno di confondere la battaglia per la dignità delle donne col bigottismo delle persone antiche e ignoranti?Non vogliamo bigottismo ma diritti, come glielo dobbiamo dire?Senza contare di quando i due descrivono le prove che dovranno affrontare le aspiranti miss, che dovranno dimostrare di non essere solo belle ma anche brave in qualcosa.Non so bene il perché ma mi è venuta in mene l’immagine delle miss che obbedienti inscenano la parte della più brava della classe, insomma il ruolo della donna n tv è evidentemente questo.Poco tempo fa infatti leggevo un’intervista alle veline in uscita (eh beh hanno raggiunto una “certa età”…) che affermavano che il ruolo di velina ha tantissime restrizione: niente tatuaggi e/o piercing, niente calendari osè etc etc. durante la propria permanenza da velina: insomma peggio che in un convento di suore!Chissà com’è dubito che i conduttori di “Striscia” abbaino gli sessi divieti.Le donne in tv qui in Italia quindi non devono essere solo ornamenti senza parola ma addirittura trattate da eterne bambine senza capacità e facoltà di scegliere.Io non ho più parole, e voi?23 agosto 2012 Fonte http://bambolediavole.wordpress.com