RACCONTI & OPINIONI

Un esame del sangue veloce e poco invasivo per le donne in gravidanza scatena il solito fanatismo antiaborto


Sindrome di Down, il test delle polemicheDa mercoledì scorso in Germania, Austria, Svizzera e Lichtenstein è possibile acquistare il primo esame del sangue da fare a casa per diagnosticare la Sindrome di Down dalla dodicesima settimana di gravidanza. Il test, prodotto dalla tedesca Life Codexx, è meno invasivo rispetto all'amniocentesi e, come precisa l'Osservatorio malattie rare nel ricostruire la vicenda, offre una diagnosi veloce e abbastanza sicura.La notizia dell'immissione in commercio di Prenatest, apparsa anche su Il Sole 24 Ore, è però accompagnata dalle polemiche. In Germania le associazioni di disabili e quelle prolife hanno fatto sentire tutto il proprio dissenso, sostenendo che questo test potrà condurre molti genitori all'aborto, mentre già giugno la Federazione Internazionale degli affetti da Sindrome di Down, che raccoglie 30 associazioni in 16 Paesi, ha protestato lungamente davanti alla Corte Europea dei Diritti Umani, chiedendo il divieto di commercializzazione del Prenatest. Gli esami di laboratorio precedentemente disponibili, come amniocentesi e villocentesi (eseguibili tra la sedicesima e la diciottesima settimana di gestazione), garantiscono la massima accuratezza nei risultati e vengono eseguiti su consiglio e sotto controllo medico. È sempre il medico che poi può aiutare i genitori a fare delle scelte anche in base ai risultati degli esami, cosa che non accade invece se il test viene eseguito a casa propria. Sarebbe dunque consigliabile, qualora venisse effettuato un "test fai da te", che la diagnosi venisse confermata attraverso le metodiche tradizionali e che la gestante avesse l'opportunità di un approfondito consulto medico. La Sindrome di Down è una delle più note patologie prodotte da un'anomalia cromosomica, è infatti causata da un cromosoma 21 in più, da qui la definizione di "trisomia 21", sinonimo di Sindrome di Down. La patologia comporta il rallentamento dello sviluppo fisico e intellettivo delle persone che ne sono affette, pur con grande variabilità. Le persone con Sindrome di Down mostrano infatti grandi differenze nello sviluppo linguistico, psicomotorio e intellettivo, di conseguenza variano le speranze di integramento nel mondo lavorativo. La speranza di vita, una volta considerevolmente inferiore ad oggi, varia a seconda del paese ma negli ultimi decenni è clamorosamente aumentata, non è raro che l'interessato raggiunga i sessant'anni ed oltre.Redazionehttp://cronachelaiche.globalist.it