RACCONTI & OPINIONI

Un minore ha diritto ad essere protetto dal Paese in cui sbarca, ma il governo non permette l'operare a loro favore


I DIRITTI DEI MINORI MIGRANTI LETTERA APERTAStimato Ministro Cancellieri,mi corre il dovere di indirizzarle queste lettera aperta nella speranza di ottenere finalmente per la nostra organizzazione l'autorizzazione a svolgere il nostro lavoro in favore dei minori stranieri non accompagnati che, con regolarità, sbarcano a Lampedusa. Con minor clamore mediatico dell'estate scorsa, infatti, forse dovuto anche al fatto che il Governo tecnico di cui lei fa parte è sostenuto da quasi tutte le forze parlamentari, continuano sull'isola gli sbarchi dei migranti.Tra questi, come lei certamente sa, ci sono molti minori non accompagnati che, anche per le pressioni delle organizzazioni in loro difesa, fino alla passata stagione gestita dal Ministro Maroni, venivano tenuti separati dagli adulti e ospitati presso un centro solo per loro, la ex base Loran, nella quale la nostra organizzazione forniva assistenza legale in caso di domanda di asilo, o ricongiungimento.Da qualche mese non è più così, ed i minori sono tornati a dover convivere con gli adulti presso il centro di contrada Imbriacola. In questa situazione è doveroso esprimerle la nostra profonda preoccupazione per le carenze del sistema d'accoglienza e protezione dei minori migranti a Lampedusa, a cui viene negata un'assistenza adeguata, sia dal punto di vista sanitario che psicologico e legale, costringendoli per di più ad una promiscuità inaccettabile con gli adulti, privandoli oltretutto della libertà a cui avrebbero diritto. Tanto per fare un esempio, di cui lei certamente coglierà le implicazioni, ci sembrano inadeguate le procedure d'accertamento dell'età dei migranti tunisini prima del loro trasferimento per riportarli in patria. Un minore, infatti, in quanto tale, ha diritto ad essere protetto dal paese in cui sbarca, ma per determinare il suo status sono necessari controlli accurati. La nostra organizzazione ha più volte richiesto di poter tornare a operare a Lampedusa e non ha mai ricevuto l'autorizzazione dal suo Ministero. Eppure il lavoro di informazione giuridico-legale ai minori migranti è più che mai necessario, come abbiamo potuto rilevare in questi mesi, avendo portato avanti le pratiche a 30 minori giunti l'anno scorso a Lampedusa, molti dei quali diventati maggiorenni nel corso dell'anno.Le chiediamo dunque di dare un segnale di civiltà giuridica autorizzando la nostra organizzazione a poter operare in favore dei diritti di questi bambini. Come di sua conoscenza, infatti, il problema assistenza ai minori è complesso e la politica migratoria del nostro Paese sembra ancora ferma all'idea che un giorno o l'altro tutte queste persone decideranno di non sbarcare più in casa nostra. Non è così evidentemente, e bisognerebbe assumere un orizzonte degli eventi inclusivo dell'idea che la globalizzazione significa non solo circolazione delle merci e dei capitali ma anche delle persone. Noi abbiamo, nei mesi scorsi, voluto contribuire a questo cambio di visione attraverso incontri di formazione per 600 operatori preposti alla tutela e all'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, per i quali abbiamo fornito le nozioni di base, di livello europeo ed internazionale, affinché nel loro lavoro potessero assicurare un'adeguata tutela ai minori a loro affidati. Per questo abbiamo predisposto una guida consultabile al link www.terredeshommes.it/guida-giuridica-per-operatori/index.html. Stimato Ministro. Nonostante il numero dei minori giunti a Lampedusa sia molto inferiore a quelli dell'anno scorso e l'atteggiamento delle istituzioni locali sia migliorato, ribadiamo che non sono state prese adeguate misure per avvicinare il nostro sistema d'accoglienza agli standard richiesti dalle convenzioni internazionali e dalle stesse leggi italiane per la protezione dei minori.Se saremo dunque messi in grado di svolgere il nostro lavoro, lo faremo dando il nostro pieno appoggio e disponibilità all'amministrazione del sindaco Giusi Nicolini per cambiare il più rapidamente possibile questa insostenibile situazione che espone il nostro Paese anche alle critiche della comunità europea ed internazionale. Non sfugge a nessuno, infatti, che oltre ai parametri econometrici, agli indici di Borsa, agli spread, esistono anche altri parametri su cui calcolare la «tenuta» e la serietà di un sistema, e noi pensiamo che il rispetto delle convenzioni internazionali in materia di diritti dei minori siano tra questi.Raffaele K. Salinari Presidente Terre des Hommes5/9/2012 www.ilmanifesto.it