RACCONTI & OPINIONI

La Fnsi teme per la sorte di settanta giornali. Il leader a cinque stelle esulta sul web. Per lui è un sogno che si avvera


Libertà di stampa oppure grilloUn'Adn Kronos delle 12.43 di oggi, 24 ottobre, fuga ogni dubbio dal 0 dilemma se Grillo sia di destra o di sinistra. Naturalmente il testo di riferimento, ancora insuperato, resta quello di Wu Ming, pubblicato all'inizio dell'anno dalla Nuova rivista Letteraria (http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=6524). Ma il dispaccio appena uscito è un utile promemoria per dirimere la questione: "Finalmente una buona notizia. Ogni tanto bisogna guardare il grande cielo azzurro e tirare il fiato. 70 giornali rischiano di chiudere. Finora sono stati finanziati dalle nostre tasse per raccontarci le loro balle virtuali. Franco Siddi, segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa è preoccupato per il pluralismo dell'informazione, ma soprattutto per i soldi". Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo. "Bye, bye giornali, è stato bello, anche grazie a voi, arrivare sessantunesimi al mondo per la libertà di informazione", conclude il leader del Movimento 5 stelle. Per il comico genovese è un sogno che si avvera: il primo V day, nel 2007, fu proprio per invocare la chiusura dei giornali. In particolare quelli di sinistra come Liberazione e l'Unità, più volte citati dal palco. L'altro sogno del leader a cinque stelle è quello di azzerare i finanziamenti ai partiti e di ridurre la rappresentanza e lo condivide con gran parte di quel ceto politico screditato che dice di voler contrastare.Che poi a chiudere siano i giornali senza pubblicità non è degno di nota, l'orizzonte dichiarato del "comico" genovese è sempre quello disegnato dal Mercato e la libertà di stampa vale, evidentemente, solo per lui anche quando prende delle cantonate clamorose, suggerendo ai carabinieri come pestare un immigrato senza farsi riprendere dai telefonini (http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=32730&typeb=3&Sulla-rete-spunta-fuori-il-Grillo-razzista) oppure negando l'esistenza dell'Aids come ha fatto in un vecchio spettacolo che, grazie alla rete, continua a rimbalzare sulle bacheche al punto che la Lila, a maggio, gli ha scritto pregandolo di smetterla: «Serve una chiara, aggiornata e seria presa di posizione sul tema Hiv/Aids, dato che il suo nome viene sbandierato, grazie a quello spettacolo, in mail e sui social network. Le ipotesi negazioniste vengono riproposte con rinnovato vigore anche facendosi forza della sua sottoscrizione». Sulle bufale spammate da Grillo esiste una vasta letteratura sul web: dalle accuse di pericolosità ai test per la diagnosi precoce dei tumori, dall'accusa di inutilità dei vaccini, dall'apologia della cura Di Bella priva di riscontri fino alla notizia inesistente del pomodoro all'antigelo che avrebbe ucciso 60 ragazzi. E ancora, dalle accuse alla Montalcini per il Nobel ribato alla pubblicità per una palla lavante, la Biowashball, che si sarebbe poi rivelata una mezza traffa. Anche se esistesse solo il suo blog, l'Italia non si schioderebbe da quel sessantesimo posto nella classifica sulla libertà di stampa.Checchino Antonini24/10/2012 www.globalist.it