RACCONTI & OPINIONI

Vergognosamente autorizzato il raduno dei nazifascisti a Roma da tutta europa. Questo governo è contro la Costituzione!


Antifascismo, appello dell'Anpi per il sit in a Roma contro i fascisti europeiLa manifestazione "nazifascista" di sabato 10 novembre a Roma "è una offesa ai valori costituzionali, una violenza alla città e un oltraggio alla sua popolazione". Così l'Associazione nazionale partigiani di Roma, secondo la quale la manifestazione del Movimento Sociale Europeo che si terrà in piazza Risorgimento, a due passi dalla storica sede dell’Msi, non avrebbe dovuto essere autorizzata dalle autorità competenti. Gli organizzatori hanno invitato tutti i maggiori gruppi che si richiamano all'ideologia fascista e nazista sul territorio nazionale e sparsi in Europa. Tra le varie sigle invitate, spiccano i greci di Eoniko Metano e di Patria Hellas, gli spagnoli del Movimento Sociale Repubblicano, i belgi di Nation che si richiamano ad un idolo dei giovani fascisti e nazisti sparsi nel mondo, Leon Degrelle o ancora Corsica Patria Nostra, Euro-Rus e i francesi di Troisieme Voie, che parteciparono, già nello scorso febbraio, ad un convegno internazionale semiclandestino a Roma, sempre nel rione Prati.Le vie della Capitale, città Medaglia d'Oro per il Risorgimento e la Resistenza, "saranno oltraggiate da simboli e icone di ideologie - spiegano in una nota, firmata insieme al Coordinamento romano antifascista - proprie di forme dittatoriali che hanno causato milioni di morti, odio e terrore. Non è solo un problema di ordine pubblico, ma di civiltà". "L'apologia di reato dei movimenti e delle forze politiche di estrema destra che hanno aderito al corteo è evidente – precisa l'Anpi - sia nei progetti politici spesso eversivi, che nelle cronache recenti di aggressioni e intolleranze verso i cittadini democratici che si riconoscono nei valori della Costituzione". Il Coordinamento romano antifascista a difesa dell'ordine democratico e della Costituzione "si rivolge ancora una volta - conclude l'Anpi - a tutte le istituzioni democratiche affinché vigilino e perseguano qualsiasi apologia, e a tutta la popolazione perché recuperi una reale coscienza democratica e stigmatizzi con forza qualsiasi tentativo di resuscitare ciò che il 25 aprile del 1945 è già stato cancellato".Fabrizio Salvatori 09/11/2012 www.controlacrisi.org