RACCONTI & OPINIONI

Domani Salvatore Usala, malato di SLA e Segretario del Comitato 16 novembre onlus, aspetterà una risposta senza SE e senza MA


SLA, 21 novembre presidio al Ministero dell'Economia. Usala: "Mi presenterò con sole 5 ore di autonomia"''Abbiamo apprezzato i tanti appelli a non estremizzare la protesta con gesti non reversibili giunti da Ministri, Politici e tanti Cittadini. Purtroppo non dipende più da noi, le nostre scelte sono coerenti, abbiamo chiesto quanto previsto da una legge votata in agosto, la 135/2012, che prevedeva almeno 350 milioni per i disabili gravissimi. Siamo ora noi che facciamo un appello al Governo perché ripristino i finanziamenti sottratti con il disegno di legge di stabilità all'esame del Parlamento''. Domani Salvatore Usala, malato di SLA e Segretario del Comitato 16 novembre onlus, noto già per vari interventi e importanti dichiarazioni sui diritti per i malati di Sla si presenterà al presidio con 5 ore di autonomia davanti al Ministero dell'Economia e questa su riportata è la sua ultima dichiarazione. Dopo le 5 ore tuttodipenderà dalle risposte del Governo.''Invitiamo i Ministri dell'Economia, Politiche sociali ee Sanità ad incontrarci il giorno 21 presso il Ministero dell'Economia. Noi saremo in presidio ad aspettarvi dalle 10,30 - continua Usala -. Siamo certi che si possano trovare soluzioni per soddisfare le legittime richieste dei disabili gravissimi discutendo dei punti presentati ai Ministri Balduzzi e Fornero nell'incontro del 31 ottobre a Monserrato''.Tra le richieste dei malati di SLA quella più rilevante resta l'incremento del fondo non autosufficienza di 400 milioni da utilizzare in via prevalente e prioritariamente per i disabili gravissimi, chiaramente esente reddito ISEE. Utilizzare i fondi per finanziare l'assistenza indiretta con contributi diretti alle famiglie per i Piani Assistenziali Individualizzati, strutturati in concerto tra le parti.''Nel caso non rispondiate a questo appello - conclude Usala - vi prenderete la responsabilita' di tutto quello che potra'avvenire. Noi non chiediamo elemosine, vogliamo diritti, non vogliamo vivere a tutti i costi una vita indegna''.20/11/2012 www.controlacrisi.org