RACCONTI & OPINIONI

Scoperta a Torino: media, pezzi della magistratura e malapolitica costruiscono sul nulla la repressione della lotta ai poteri


Agguato a Musy, è terrorismo di centro.Un delitto maturato nel "torbido" mondo dell'UdcAnarco-insurrezionalisti? Nuove Brigate rosse? No Tav? Black bloc? Marxisti leninisti senza trattino? Pasticcieri trockisti? Indiani metropolitani? Autonomi padovani? Metalmeccanici napoletani? Macché, nulla di tutto questo. Per l'agguato del 21 marzo 2012 all'avvocato Alberto Musy, consigliere comunale dell'Udc a Torino, è stato fermato Francesco Furchì, che vive a Torino da anni: presidente dell'associazione Magna Graecia Millenium, che «opera nel campo della cultura, della solidarietà, della diffusione dei valori della calabresità in terra di Piemonte». Era candidato nella lista Alleanza per Torino, che sosteneva la candidatura a sindaco di Musy nelle ultime elezioni comunali nel maggio 2011. Era come temevamo noi: un delitto politico maturato nel torbido mondo di Udc e dintorni, ossia quell'ambito politico frequentato da gente come Cuffaro o come Monti. E' la nuova emergenza: il terrorismo di centro ha compiuto un salto di qualità, quando non può esodare, licenziare, chiudere un ospedale o una fabbrica, sventrare una montagna, tagliare un diritto, fare un fiscal compact, dichiarare una guerra, allora spara.Un pensiero va a tutte le penne sveltissime di giornali blasonati che in quei giorni, sotto la paziente dettatura delle questure, disegnarono scenari foschi di antagonismo sociale assetato di sangue umano. L'unico pensiero serio va alla vittima dell'attentato che è ancora in coma da allora.Checchino Antonini30/01/2013 www.liberazione.it