RACCONTI & OPINIONI

La beffa dopo il danno. A Quirra e in altri siti viene legalizzata la contaminazione. La Maddalena non viene bonificata


Sardegna: la legge votata da Pdl e Pd dice che la bonifica dei siti inquinati non ci saràAttraverso una nota congiunta del segretario regionale Alessandro Serra e di Enrico Lobina, membro della stessa segreteria e consigliere comunale di Cagliari, Rifondazione comunista condivide le preoccupazioni del comitato “Gettiamo le basi” sulla legge 134 del 7 agosto 2012. «La legge complica parecchio il finanziamento e la gestione, inizialmente previste a carico dello Stato Italiano, di alcune bonifiche militari fondamentali per l'isola. È un provvedimento che determina quali luoghi debbano essere intesi come “Siti di Interesse Nazionale” (Sin), stabilendo a quali siti inquinati attribuire le risorse ministeriali per la bonifiche e a quali no. La Sardegna risulta penalizzata e l'isola della Maddalena viene depennata dai Sin, dopo aver ospitato una base nucleare Americana per decenni. Le bonifiche, stando a questo decreto e fatte salve alcune risorse già stanziate, saranno a carico della Regione Sardegna». Quanto a Quirra, si contesta l'aumento delle soglie di tollerabilità di numerose sostanze tossiche paventando le più pericolose conseguenze per l'inchiesta portata avanti dalla Procura di Lanusei. «Per dimostrare che non si inquina si alzano le soglie di tollerabilità! Questo aspetto depotenzia le basi dell'impianto inquisitorio nel processo sui gravi danni ambientali causati dal Poligono del Salto di Quirra. Abbiamo sempre sostenuto che la battaglia politica sulla presenza di basi e servitù militari in Sardegna, e altrove, sia importante in sé per chiunque abbia come priorità politica la pace. Abbiamo sempre attribuito grande importanza a questa battaglia, anche sotto i profili di tutela del territorio e della salubrità della popolazione». Nel mirino il consociativismo bipolarista che, anche in questa occasione ha mostrato la sua compattezza, aldilà delle controversie elettorali. E in particolare si critica l'operato del senatore Pd Giampiero Scanu, il cui progetto di “riconversione” di Quirra ci è stato spiegato da Mariella Cao in un precedente articolo su Liberazione. «Il Pdl, il Pd e tutti coloro che hanno votato quella legge piangono lacrime finte. Prima votano in parlamento, e poi in campagna elettorale si lamentano. Il senatore Scanu sta facendo il doppio gioco. Con lui tutti coloro che a Roma votano, e in Sardegna si lamentano. Passata la campagna elettorale, se loro saranno ancora là, niente cambierà». Le prospettive non sono solo di natura ambientale. «Si tratta di una battaglia di importanza generale e simbolica per tutto il processo di emancipazione e autodeterminazione del popolo sardo. Basta mettere in relazione lo stato delle infrastrutture e della sanità con la desertificazione industriale e la questione fiscale per notare come la dismissione di investimenti dello Stato Italiano in Sardegna sia sempre più evidente. A Quirra e in altri siti viene legalizzata la contaminazione. La Maddalena non viene bonificata dopo essere stata sfruttata tanti anni per interessi geostrategici altrui. È la beffa dopo il danno. La politica sarda, compresa quella dei sardi che ci dovrebbero rappresentare in Parlamento, deve svolgere una funzione diversa». Per la chiusura anche Antonello Pirotto, cassintegrato Eurallumina e capolista alla Camera per Rivoluzione civile in Sardegna. Intervistato da La Nuova Sardegna sulle prospettive del settore agricolo isolano, il nostro si è così espresso: «Troppi spazi dell’interno e sulle coste dell’isola sono rubati all’agricoltura e al turismo perché destinati ai poligoni militari. Noi siamo contrari agli armamenti e queste aree devono essere restituite all’utilizzo e a beneficio dell’agricoltura, dopo essere state opportunamente bonificate».Mauro Piredda06/02/2013 www.liberazione.it