RACCONTI & OPINIONI

Chiusura immediata di tutti i Cie. Da quando esistono hanno dimostrato di essere inutili, fallimentari, costosi e tragici


Migranti in rivolta al Cie di Ponte Galeria (Roma). Prc: "Chiusura immediata"Disordini stamattina nel Cie di Ponte Galeria a Roma, dove alcuni immigrati hanno inscenato una protesta salendo sui tetti della struttura e dando fuoco a materassi e oggetti in plastica. Ad innescare la mobilitazione il rifiuto da parte di un uomo di nazionalità nigeriana di attenersi al decreto di espulsione. Per il garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni "non solo a Ponte Galeria, ma in molte altre strutture in tutta Italia, centinaia di persone vivono quotidianamente una situazione da tortura psicologica. In questo contesto, le fughe dai Cie, le proteste anche violente e gli atti di disperazione personale sono all'ordine del giorno”. A Ponte Galeria in particolare, il clima è tale “che qualsiasi episodio di vita quotidiana può essere il detonatore di proteste e di violenze".“I centri di identificazione ed espulsione vanno chiusi”, dichiarano Ivano Peduzzi e Stefano Galieni, rispettivamente candidato consigliere nella lisa Rivoluzione civile e responsabile nazionale immigrazione per il Prc. Proprio il 4 febbraio scorso i due esponenti politici sono stati al Cie di Ponte Galeria, insieme a una delegazione di ‘Lasciateci entrare’. “In quell’occasione abbiamo riaffermato le condizioni di vita inaccettabile all’interno del Centro, dove uomini e donne vengono privati di libertà, diritti, affetti e dignità personale, senza aver commesso alcun reato”. La rivolta di oggi, così come gli episodi di autolesionismo e i tentativi di suicidio, confermano “l’urgenza della chiusura immediata di tutti i Cie. Da quando esiste la detenzione amministrativa ha dimostrato di essere inutile, fallimentare e costosa”. Secondo Fabio Nobile, anche lui candidato nelle liste di Rc nel Lazio, quello di Ponte Galeria “assomiglia più a carcere di massima sicurezza in cui la vita umana viene annullata dietro a recinti di sbarre”. “Occorre chiuderli tutti – aggiunge Nobile - e varare una radicale riforma delle leggi sull’immigrazione. Solo così potremo tornare a definirci un Paese civile”.Fabrizio Salvatori18/2/2013 www.controlacrisi.org