RACCONTI & OPINIONI

Politica web: la rete consegna alla casta di pochissimi tecnici, il potere assoluto di decidere delle vite di milioni


Internet Italiana!Sembra che gli italiani alla fine, dopo anni di pseudomoralismo e perbenismo che tutto riduceva a forma e presentabilità, mentre nessuno piu' pensava e faceva politiche economiche, siano stati antropologicamente modificati e pensino che tutto cambi se Renzi sostituisce Bersani, o se Grillo abolisce i partiti e la politica e introduce al mondo il primo esperimento di dittatura internettiana.Mi sovviene sempre la famosa frase del fisico Boato che ci diceva di mantenere sempre lo "spirito critico".Ebbene, mi sembra che ormai pochissimi lo abbiano, gli intellettuali di sinistra che addirittura vedono in Grillo la nuova speranza di una rivoluzione dal basso (sic !), invece che delle prove generali di una nuova e più pericolosa forma di autoritarismo.Tutti che si bevono le storielle della liberta' di internet e della rete, mentre l'aspetto fondamentale di una (sia pure sempre imperfetta) democrazia e' proprio nella massima semplicità e verificabilità delle scelte.La rete consegna alla vera casta, quella di pochissimi tecnici, il potere assoluto, di decidere delle vite di milioni che con gioia e convinzione si danno come vittime sacrificali ignare al nuovo mostro.Internet non come strumento di conoscenza critica, ma illusione di liberta' assoluta e garanzia di atomizzazione delle societa' umane, ognuno con il suo blog che si immagina abbia il potere di fare opinione pubblica, in realta' soli di fronte ai providers ed alle grandi aziende di marketing che tutto sanno e decidono dei nostri consumi, e financo delle nostre opinioni.E altro sintomo di questa perdita' del senso critico, della capacita' di pensiero autonomo che non sia quello dettato dal masinstream mediatico, e' la speranza di vedere Renzi come salvatore della sinistra e della patria, finalmente uno giovane che la suona a quei vecchi tromboni che rubano i nostri soldi.Renzi e' il Blair alla amatriciana che i mercati sognano per il nostro paese, che senza piu' industrie e' ridotto a parco giochi, new entry nel club mediterranee'.Si tratta in fondo, del tentativo di presa del potere da parte di una o due generazioni di laureati come noi, che non hanno raggiunto il riconoscimento sociale sperato, causa recessione e politiche liberistedegli ultimi decenni, e che vedono nel cupio dissolvi e nel nuovismo, nel moralismo e nell'assenza di memoria storica la soluzione a tutti i mali.Forme e classi diverse (allora la media piccola borghesia) per la nascita di movimenti nazionali e socialisti di epoche diverse.In fondo, non avra' forse ragione lo psiconano quando dice che gli elettori del pd sono invidiosi, e che tutto sommato un cavaliere giovane, non puttaniere e che si batta per i diritti civili non potrebbe essere cio' che basta ormai al "popolo della sinistra"?Penso che quei pochi che ancora hanno a cuore il nostro paese e le sorti di una democrazia, e lo possono fare, dovrebbero mettersi in gioco e farsi sentire, anche in forme organizzate.Mi ricordo un convegno a Trieste sul trialogo interreligioso, e' tutto perduto e dimenticato (perche' versione obsoleta 1.0) o qualcuno ancora riuscira' a pensare ?Ci sara' mai piu' un Mattei che sfidava i potenti del mondo, o ci legheremo per sempre come ultima ruota del carro (disprezzata) al triste club degli ex-colonizzatori, ormai vecchi e in ritirata strategica, invece di tentare cio' che ci e' sempre riuscito meglio, cioè fare da pontieri e mediatori con il nuovo mondo che dominera' il futuro ?Alberto CarliniRicercatore Fisica Scuola Normale Superiore Pisa05/04/2013 www.liberazione.it