RACCONTI & OPINIONI

La disperazione dell'uomo che ha sparato davanti a palazzo Chigi è l'irrazionale risposta al massacro sociale? Interroghiamoci


E' un muratore disoccupato, e non un mattoSi chiama Luigi Preiti, faceva il muratore fino a poco tempo, ora è disoccupato. L'uomo di 49 anni che stamattina ha sparato in piazza Colonna, viveva ad Alessandria dove era emigrato venti anni fa con la moglie e un figlio. E’ perfettamente sano di mente, così come conferma suo fratello e anche il sindaco del suo paese, Rosarno. Il gesto di Preiti, davanti a palazzo Chigi mentre al Quirinale si svolgeva la cerimonia del giuramento dei ministri del nuovo governo, sembra essere più il gesto di un uomo disperato che il riflesso di un clima di odio, come si sono affrettati a sottolineare due campioni delle politiche securitarie come Alemanno e Larussa (a cui si sono aggiunti Alfano e Gasbarra). L’uomo, bloccato poco dopo il ferimento dei due carabinieri, e tenuto fermo a terra lungamente come un pericoloso terrorista, si è chiuso in un mutismo assoluto.Preiti e' tornato a vivere a Rosarno, in Calabria, con i genitori circa due anni fa. Dopo essersi trasferito in Piemonte negli anni novanta. Due anni e mezzo fa Preiti si e' separato dalla moglie che è rimasta con il figlio a Predosa (in provincia di Alessandria)."E' il gesto di un disperato. I politici non lo sanno che vuol dire prendere 800 euro al mese, entrare in un negozio e non poter comprare nulla a tuo figlio... Ecco cosa succede se non lo sanno", commenta a caldo un carabiniere, occhi quasi in lacrime, in servizio con la pattuglia intorno ai Palazzi del potere. Si sfoga davanti ai giornalisti appena arrivati qui dal Quirinale. Si sfoga, di fianco un suo collega annuisce: "E' una guerra tra poveri...". La testimonianza è riportata dall’Huffington post.Fabrizio Salvatori 28/04/2013 www.controlacrisi.org