RACCONTI & OPINIONI

Taranto, il concertone alternativo di Baccini, Raf, Mannoia, Luca Barbarossa, Andrea Rivera e altri nella città dell’Ilva


"Si ai diritti, no ai ricatti. Lavoro: ma quale lavoro?": 25 artisti e altrettante associazioni hanno aderito gratuitamente alla manifestazione organizzata dal Comitato lavoratori e cittadini liberi e pensanti nella città del nodo ancora irrisolto che contrappone lavoro e saluteVenticinque artisti e oltre trenta associazioni provenienti da tutta l’Italia, che hanno aderito gratuitamente al primo ‘concertone’ lontano da Roma. E’ quanto accadrà il primo maggio a Taranto. Una festa dei lavoratori nella città dell’eterno nodo ‘salute-lavoro‘ che non abbandona la musica, ma che punta principalmente a riportare i temi del lavoro al centro della giornata. “Si ai diritti, no ai ricatti. Lavoro: ma quale lavoro?” è infatti il titolo scelto dal Comitato lavoratori e cittadini liberi e pensanti che ha organizzato l’evento. Il via alle 10 nel parco archeologico delle mura greche, alla periferia di Taranto, rimesso a nuovo per l’occasione dai volontari del comitato e dal gruppo di attivisti Ammazza che piazza. Una scelta non casuale visto che il parco è un simbolo del degrado e dell’abbandono in cui versa la storia di una città che nel corso dei secoli è passata da capitale della Magna Grecia a capitale del mezzogiorno operaio, fino a trasformarsi a capitale dei veleni. Il riscatto di un’intera comunità passa dal lavoro. Anzi, dalla dignità del lavoro. Ne sono convinti gli organizzatori della manifestazioni e i tanti sostenitori dell’evento. E proprio il lavoro e la dignità dei lavoratori saranno infatti i temi sui quali saranno incentrati i dibattiti della mattina. Confronti con giornalisti, realtà tarantine, ma anche con le tante associazioni provenienti da diverse parti d’Italia: dai Bancarotta Bagnoli di Napoli al Forum sociale antimafia Felicia e Peppino Impastato, da No al carbone di Brindisi fino alla rappresentanza di No Tav giunta fino in Puglia.Il concertone ‘alternativo’ inizierà alle 14 con la performance dei Sud Sound System, i salentini del reggae da sempre sensibili alla delicata situazione ambientale e sociale di Taranto. E poi Francesco Baccini, Luca Barbarossa, Elio Germano e le Bestierare, i tarantini Fido Guido, Sciamano e Michele Riondino con i Revolving Bridge, fino a Raf, Roy Paci e alla chiusura in serata con Fiorella Mannoia. Una scaletta ricca al punto che gli organizzatori hanno dovuto dire no a tanti altri artisti che nei giorni scorsi si erano resi disponibili a partecipare all’evento che sarà presentato dall’attore romano Andrea Rivera e dalla giornalista tarantina Valentina Petrini. “Non è un contro concerto rispetto a quello di Roma – ha specificato Michele Riondino, attore tarantino che ha collaborato con il comitato nell’organizzazione dell’evento – perché non siamo contro nessuno. Siamo un’alternativa. Vogliamo puntare sulla musica, ma soprattutto sul dibattito che tenga al centro il tema del lavoro e raccontare il dramma di questa città e di tante altre città italiane”. Un matrimonio quello tra Riondino e il Comitato lavoratori e cittadini liberi e pensanti, nato subito dopo l’irruzione del 2 agosto fatto con un Apecar nel comizio dei segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil, qualche giorno dopo il sequestro dell’Ilva.Un primo di maggio di lotta, insomma, come è scritto sulle locandine che da qualche settimana viaggiano su internet. Un giorno in cui recuperare il senso perduto del lavoro attraverso diverse forme di comunicazione. Non solo musica e dibattiti, infatti. Spazio anche a video art, cortometraggi e video messaggi a sostegno di Taranto: come Sole solo, sali più in alto di Ezia Mitolo o il promo di Buongiorno Taranto del regista Paolo Pisanelli.Francesco Casula30/4/2013 www.ilfattoquotdiano.it