RACCONTI & OPINIONI

Turismo sessuale: un video-denuncia di Mani tese. Il trafficking di esseri umani è favorito dalle condizioni di vita povere


12,3 milioni di bambini abusatiÈ un cartone animato, i disegni hanno il tratto leggero e i colori vividi, ma non raccontano una favola. Rappresenta una delle realtà più terribili del nostro tempo: il trafficking, il commercio degli esseri umani. Il titolo del movie è “Red Leaves Falling” ed è stato prodotto dalla Stairways Foundation, l’Ong con sede nelle Filippine che da oltre dieci anni opera a favore dei bambini vittime di abusi sessuali.Mani Tese ha realizzato la versione in italiano del cartoon, che sarà proiettato domani all’interno della 23° edizione del Festival Cinema Africano, Asia e America Latina, alla Casa del Pane (Casello Ovest di Porta Venezia) dalle ore 19.30. La proiezione sarà introdotta dagli interventi di Stefania Ragusa (giornalista, scrittrice, direttrice di www.corriereimmigrazione.it), Chiara K. Cattaneo (Asia Desk Officer, Mani Tese) e Laura Morini del Cres (Centro Ricerca Educazione allo Sviluppo di Mani Tese).Il video è un appello a fermare il trafficking, per dire basta ad alta voce al commercio degli esseri umani. La protagonista si chiama Rubi, una ragazzina di appena 12 anni che insieme alla sua sorellina di 8, sono comprate per pochi soldi, strappate dal loro villaggio e vendute come merce del traffico sessuale internazionale. Una storia che si ripete senza soluzione di continuità, senza rispetto per migliaia di bambini e bambine cui vien negato il diritto all’infanzia, di crescere e vivere una vita normale, alla scuola, alla serenità di una vita dignitosa.“Da oltre cinque anni infatti Mani Tese è impegnata, attraverso partnership con Ong locali, in azioni di protezione e sensibilizzazione sulla tematica – afferma Chiara Cattaneo, responsabile Asia di Mani Tese ‐ Queste azioni si concentrano attualmente in due zone diverse della Cambogia: a Poipet, nel nordovest del Paese, al confine con la Tailandia, e nel sud, a Sihanoukville, una delle principali mete turistiche del Paese. Siamo impegnati in progetti di protezione, di sostegno all’istruzione primaria dei bambini che vivono e lavorano in strada, di accoglienza dei bambini vittime di trafficking rimpatriati nel Paese d’origine, di sostegno della madri dei bambini di strada”. Il fenomeno della tratta di esseri umani è per sua natura spesso un fenomeno transnazionale e richiede un’azione sinergica sia per prevenirlo sia per affrontarne le conseguenze. “Il trafficking – aggiunge Chiara Cattaneo ‐ prevede una componente di spostamento ed una di sfruttamento, ed occorre lavorare su entrambi i fronti. Oltre quindi a un’azione transnazionale, occorre anche un’azione multisettoriale, con interventi che spaziano dal sostegno all’istruzione primaria, al sostegno economico alle famiglie maggiormente vulnerabili sotto forma di Cct (conditional cash transfer, trasferimento condizionato di capitale, come ad esempio sono i progetti di sostegno alle attività generatrici di reddito svolte presso la propria abitazione) alle campagne di informazione e sensibilizzazione”.Per arrivare al cuore di tante persone, per cambiare le cose, per far sì che nessuno più taccia su questi orrori, è stato realizzato “Red Leaves Falling”, un filmato di una manciata di minuti che lascia il segno, che è molto di più di una denuncia di un sopruso, di un’illegalità.Il traffico di esseri umani è infatti una grave violazione dei diritti umani. La prima definizione internazionale risale al 2001 e descrive il trafficking nei seguenti termini:1. La tratta di persone designa il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l’alloggio o l’accoglienza, attraverso la minaccia o il ricorso alla forza o ad altre forme di coercizione, attraverso il rapimento, la frode, l’inganno, l’abuso di autorità o di una situazione di vulnerabilità, o attraverso l’offerta o l’accettazione di pagamenti o di vantaggi per ottenere il consenso di una persona che esercita un’autorità su di un’altra ai fini di sfruttamento. Lo sfruttamento comprende, al meno, lo sfruttamento della prostituzione altrui o altre forme di sfruttamento sessuale, il lavoro o i servizi forzati, la schiavitù o le pratiche analoghe alla schiavitù, la servitù o il prelievo di organi;2. Il consenso della vittima della tratta di persone al tipo di sfruttamento, di cui al comma a) del presente articolo, è indifferente quando si ricorre ad uno dei mezzi enunciati (nella definizione);3. Il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l’alloggio o l’accoglienza di un minore a fini di sfruttamento sono considerati tratta di persone anche se non vi è ricorso ad alcun mezzo enunciato al comma a) del presente articolo;4. Il termine minore designa una persona al di sotto dei 18 anni.Il mercato degli esseri umani ‐ Nel 2008 la compravendita di esseri umani ha generato un reddito pari a 31 miliardi di dollari. La comunità internazionale ha speso circa lo 0,5% di tale somma per la lotta al trafficking. L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) stima che nel mondo siano almeno 12,3 milioni i bambini e gli adulti costretti al lavoro forzato, alla schiavitù e all’asservimento a scopo di sfruttamento sessuale. Di questi, l’ILO stima che 1,39 milioni siano vittime di trafficking (nazionale e internazionale) a scopo sessuale. Il 56% delle vittime di trafficking sono donne e bambine. L’UNICEF stima invece che ogni anno siano 1,2 milioni i bambini (con una media di 14 anni) vittime di trafficking a scopo di sfruttamento sessuale, e che il mercato della pedopornografia, in cui molte di queste vittime confluiscono, generi profitti pari a 32 miliardi di dollari. Essendo attività criminose e illecite, e largamente sommerse, non è possibile avere stime precise dell’entità dello stesso. Il trafficking di esseri umani trova terreno fertile ove le condizioni di vita sono più povere, o dove la discriminazione di genere e/o etnica sia più forte, andando a colpire le fasce di popolazione maggiormente vulnerabili e maggiormente propense a cedere all’inganno di false promesse di una vita migliore attraverso un buon impiego, la possibilità di studiare o un matrimonio agiato.Video disponibile su: http://youtu.be/wQMYn2uDlTGMani tese6/5/2013 www.liberazione.it