RACCONTI & OPINIONI

Milioni di italiani si ammalano di povertà, deprivati di futuro, ma il governo pensa a imbandire tavolate di chiacchiere


C'è sempre il SudokuQuaranta è un bel numero. Colà riuniti (dal prossimo ottobre, così dicono) attorno al lungo lungo tavolo; tutti insieme chissà per quanti mesi, ve la immaginate la noia, la rottura. Tuttavia, a ben guardare, i Magnifici Quaranta del Comitato bicamerale testé coniato hanno davanti a sé infinite possibilità. Di gioco.In quaranta come sono, per esempio, possono organizzare una grandiosa tombolata, sia pure fuori stagione. Il numeretto tirato a sorte, la cartellina da tenere sott'occhio col cuore in gola, quegli annunci trionfanti, "terzina ambo cinquina". E poi quel grido finale, e pure scaramantico, "tombola"! Sì, un bel gioco evergreen. Però un po' troppo popolare, troppo di genere basso (plebeo, oseremmo dire). Quindi non troppo consono (oseremmo dire) all'alto Consesso dei Quaranta.Per lo stesso motivo, secondo noi, sarebbe consigliabile scartare pure il tressette (sa un po' d'osteria). Meglio puntare su una bella partita di bridge, gioco british, di una certa classe. In quaranta come sono, coppia per coppia, può addirittura venir fuori un torneo in piena regola, mazziere in testa e tutto il resto, il morto, il morto inverso, il colpo in bianco, l'uppercut, il taglio, il contratto, l'atou, le prese, soprattutto le prese d'onore! Trattasi di gioco fino, sia di coppia sia di squadra, che può persino tornare utile, intellettualmente parlando, nel duro allenamento per l'arduo compito incombente (nel breve volgere dei diciotto mesi d'ordinanza).Pensandoci bene, però, ci sovviene che il gioco più di qualunque altro adatto ai Quaranta, il gioco ideale, sarebbe il sudoku. Di origine giapponese, con nome misterioso che in italiano significa «consentiti solo giochi solitari», elaborato dalla mente di un matematico svizzero, basato su celle, sottocelle, righe, griglie, caselle, 9per9, quadrati, e molto altro, il Sudoku è un vero gioco per cervelloni, saggi e simili. Informa infatti Wikipedia che «al contrario di quanto spesso si afferma, il sudoku è un gioco di logica e non di matematica, né ha a che fare con i numeri. Le proprietà dei numeri non vengono mai utilizzate e neppure conta che siano dei numeri. Per rendersi conto della cosa, basta pensare che il gioco sarebbe esattamente identico se, anziché i primi nove numeri, si usassero le prime nove lettere dell'alfabeto oppure nove simboli diversi tra loro (non c'è nemmeno bisogno che tra i simboli sussista un ordine)». Insomma, proprio quello che ci vuole. Un rompicapo. Un senza né capo né coda.Perfetto per i Quaranta colà riuniti attorno al lungo lungo tavolo: sennò, come diavolo farebbero a passare il tempo?Maria R. Calderoni08/06/2013 www.liberazione.it