RACCONTI & OPINIONI

Oggi mercoledì 12 giugno, a partire dalle ore 10.30, malati Sla in presidio al ministero dell'Economia


"Abbiamo già un debito con la morte, non ne vogliamo di altri" I disabili gravi e gravissimi saranno in presidio sotto il ministero dell'Economia, in via XX Settembre a Roma. A guidare la protesta sono sempre loro, i malati Sla con i loro amici e parenti, che già hanno fatto tremare, e piangere, i governi precedenti con manifestazioni clamorose come lo sciopero delle batterie che tengono in vita alcuni malati. Saranno sotto il palazzo del potere per chiedere: 1) L’immediato sblocco e ripartizione alle regioni dei 275 milioni di euro previsti per la non autosufficienza nella legge di stabilità del 2012;2) Il ripristino del fondo nazionale per la non autosufficienza almeno al livello del 2010 (400 milioni di euro);3) Un piano nazionale per la non autosufficienza finalizzato a:- riqualificare la rete di prestazioni e servizi territoriali;- avviare la deistituzionalizzazione delle persone, attualmente costrette in cattività in ambienti del tutto inadatti e i cui costi sono elevatissimi (il costo complessivo delle Rsa supera il 15% del totale della spesa sanitaria nazionale!);- potenziare l’assistenza domiciliare diretta e indiretta, finanziando progetti di vita indipendente e riconoscendo, anche economicamente, il lavoro di cura dei familiari da integrare e armonizzare con quello professionale degli operatori. L’alleanza dell’affetto dei familiari con la professionalità degli operatori è per noi ragione e speranza di vita.4) Un corretto e trasparente percorso di sperimentazione del cosiddetto “metodo Stamina” e l’apertura dell’Osservatorio alla partecipazione attiva di associazioni e cittadini in tutte le regioni, senza esclusione alcuna.Gli organizzatori, gli instancabili fondatori del "Comitato 16 Novembre", non accetteranno parole al vento, ma impegni concreti su temi che riguardano la vita reale delle persone. "Abbiamo già un debito con la vita, non ne vogliamo di altri" scrivono sul loro volantino che sarà distribuito domani. "I soldi per il welfare sono investimenti per un futuro migliore e non costi da tagliare - si legge ancora -. Risparmierebbe lo Stato e migliorerebbe la nostra vita". Concludono con una domanda che tutti si pongono e a cui il governo dovrebbero rispondere: "Allora, perché no?"Antonio Ferraro 11/06/2013 www.controlacrisi.org