RACCONTI & OPINIONI

Fuori dai luoghi comuni, la sfilata per l'inserimento dei malati psichiatrici nella vita lavorativa, artistica, sociale


Torino, apre il Mad Pride''AAA definizione di matto cercasi'', è il cartellone che ha aperto il Mad Pride di Torino. Si tratta della sfilata promossa dal movimento che si occupa dei diritti e dell'inserimento dei malati psichiatrici sia nella vita lavorativa, che in quella artistica e sociale.Non solo educatori dunque, ma anche utenti dei servizi così come simpatizzanti che hanno voluto rivendicare ''la liberta' - come recita il manifesto letto che ha dato il via al corteo - di vivere il proprio disagio mentale senza essere emarginati, sedati o rinchiusi''.''Tutti siamo a rischio malattia, oggi più che mai è lecito domandarsi dove inizino e dove finiscano i problemi psichici - spiega Simone Sandretti, uno degli organizzatori - Sogniamo un mondo in cui chiedere aiuto per vivere meglio la propria diversita' non significhi vedersi assegnata l'etichetta del pazzo per tutta la vita''.Con questo intento è nato il progetto "Matti a Cottimo", che impiega decine di pazienti psichiatrici in piccoli lavori manuali, ma anche i laboratori teatrali e artistici del Torino Mad Pride. "La prossima iniziativa sarà l'avvio del primo corso da mediatore psicosociale in Italia, all'Università di Torino, con l'ASL TO1 e l'ASL TO2'', annuncia Chiara Abba', attivista del Mad Pride.Isabella Borghese15/6/2013 www.controlacrisi.org