RACCONTI & OPINIONI

Istituzioni salutari: l’esperienza virtuosa di Sarroch ha portato ad una forte riduzione delle emissioni inquinanti


Cosa può fare, qui ed ora, il Sindaco per tutelare la salute dei suoi concittadini? Sarroch, comune della provincia di Cagliari, è sede di un impianto petrolchimico tra i più vasti d’Europa e di una centrale termoelettrica a ciclo combinato che è la più grande al mondo e la terza in Italia, dopo la centrale a carbone a sud di Brindisi e l’acciaieria di Taranto, per costi sanitari causati da emissioni in atmosfera di sostanze quali, per esempio, SO2 ed NOx (Fonte: Agenzia Ambientale Europea,2011).Il Comune di Sarroch, tuttavia, è da anni impegnato nel monitoraggio ambientale e nella tutela della salute.A Sarroch, infatti, come dichiara il Sindaco, il Comune ha “deliberato l'acquisto di una centralina mobile per il rilevamento della qualità dell'aria, per il costo di circa 400.000,00 euro, che integra il sistema di controlli ambientali operato dalle centraline pubbliche della rete ARPAS.”L’intervento del Comune è andato oltre a questa pur lodevole attività. Il Comune, infatti, ha anche sostenuto, attraverso il progetto “Sarroch Ambiente e Salute” avviato nell'aprile 2006, alcune indagini epidemiologiche svolte “in collaborazione con eminenti studiosi e docenti universitari.” Un programma complesso, quello sostenuto dal comune sardo, che “negli anni ha compreso diversi studi sull'ambiente e sulla salute dei cittadini, al fine di monitorare lo stato di salute ed intervenire per correggere o prevenire situazioni dirischio per la popolazione” un programma che è “tuttora in corso, e gli ultimi studi sono stati presentati pubblicamente nel mese di dicembre 2012.”L’attività di sorveglianza epidemiologica ha riguardato anche i bambini. In particolare, nel maggio 2008 furono presentati pubblicamente i risultati di uno studio sulla salute respiratoria dei bambini, in relazione con le principali sostanze emesse dalle industrie presenti nel territorio, tra queste l'anidride solforosa; uno studio comparativo con la popolazione infantile di Burcei; uno studio sulla frequenza di addotti al DNA e lo stress ossidativo nei bambini di Sarroch e di Burcei.“Le conclusioni degli studi presentate pubblicamente nel mese di maggio2008 dicono che i bambini e ragazzi che vivono a Sarroch mostrano una maggior frequenza di disturbi respiratori e infiammazioni bronchiali dei loro coetanei di Burcei e per quanto riguarda i livelli di addotti al DNA, che portano (in modo potenzialmente reversibile) un'alterazione al DNA, sono risultati superiori nel gruppo di ragazzi residenti a Sarroch rispetto a quelli di Burcei.”E cos’ha fatto il Comune di fronte a questi dati?I risultati indicavano che “era necessario intervenire sull'esposizione ambientale dei ragazzi per correggere questo aspetto che, come indicato nellostudio è reversibile, anche se è ancora difficile interpretare la formazione di addotti al DNA in termini di rischio di malattie croniche, come afferma lostesso studio.” Inoltre, “questi studi sono stati presentati al Ministero dell'Ambiente e si sono ottenute con le nuove Autorizzazioni Ambientaliprescrizioni più severe per le industrie principali (Saras e Polimeri, oggi Versalis), riduzioni delle emissioni di inquinanti sino al 40% ed il controllo in continuo delle fonti di emissione.”L’esperienza virtuosa di Sarroch ha portato ad una forte riduzione delle emissioni inquinanti rispetto al passato ed i valori di anidride solforosa oossido di azoto registrati negli anni 2011 e 2012 sono al di sotto non solo deivalori di legge, ma anche dei valori indicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Il progetto "Sarroch Ambiente e Salute" ha contribuito, dunque, a “realizzare migliori opportunità di vita e salute ed è parteintegrante di varie iniziative nazionali ed internazionali sul tema dellasalute e dell'ambiente.”Questo è quanto è stato fatto a Sarroch, Sardegna, Italia.9/7/2013 www.salutepubblica.net