RACCONTI & OPINIONI

Sanità, rischio default Regioni se il governo non dà 2 miliardi.


Tra il 2011 e il 2015 tagliati 31 miliardiTutte le Regioni andranno in default se il Governo non assicurera' i 2 miliardi promessi per non evitare, dal 1 gennaio 2014, l'introduzione dei ticket. L’allarme viene dall'assessore alla Salute della Toscana, Luigi Marroni, in rappresentanza della Conferenza delle Regioni, alla audizione davanti alla Commissione Bilancio e Affari Sociali oggi alla Camera.Sempre nella stessa audizione è venuti fuori un dato ancora più allarmante: tra il 2011 e il 2015 le Regioni hanno subito tagli in sanita' per oltre 31 miliardi, tra blocco dei contratti, economie di spesa, tagli dovuti alla spending review e riduzione dei finanziamenti. Nel 2013, in particolare, il Fondo sanitario nazionale e' stato ridotto, con la spending review e la Legge di stabilita', di oltre 1,8 miliardi rispetto al 2012, ma "la crisi non puo' e non deve mettere in discussione la tenuta del nostro sistema nazionale sanitario", ha commentato Marroni. "Le ultime manovre - ha spiegato Marroni - hanno vanificato quanto previsto dal Patto per la salute per il 2010-2012". Il Fondo per le risorse finanziarie previsto dal Patto per la salute nel 2012 e' passato da 111,8 miliardi originari a poco piu' di 109 miliardi; poi e' sceso a circa 108 miliardi con la spending review per poi essere infine ridotto a 107,9 miliardi. A questo, per l'assessore, si sono aggiunte ulteriori misure che gravano sui bilanci regionali come l'aumento di due punti dell'Iva, la crescita del prezzo della benzina e delle tariffe per beni e servizi. "Siamo insomma in una fase di fortissima sofferenza di risorse", ha sintetizzato l'assessore, che ha ricordato l'impegno del Governo per trovare 2 miliardi per evitare l'introduzione dei ticket, "non formalizzato in atti". La richiesta delle Regioni "e' tornare a risostenere il Fondo sanitario e di alleggerire l'aggravio indiretto di costi dovuto a leggi normative che appesantiscono il sistema".