RACCONTI & OPINIONI

Continua il massacro dei "governatori" bipartisan contro il lavoro degli operatori sanitari e delal salute dei cittadini


Sanità, la Regione Lazio pronta a tagliare mille posti lettoSono poco meno di 900 i posti letto che dovranno essere eliminati a Roma per rientrare nei parametri previsti dalla spending review (3 pl per 1.000 abitanti). Di questi, circa 630 in regime ordinario e 260 in day hospital. La riduzione dei posti letto avverra' soprattutto nei reparti di Chirurgia e Medicina. Alcuni ospedali verranno chiusi e riconvertiti in presidi territoriali, come avverra' per l'Eastman e il Nuovo Regina Margherita, e l'apertura delle Case della salute. La crisi degli istituti religiosi dei mesi scorsi ha di fatto 'dimagrito' l'offerta sanitaria, rendendo piu' soft il taglio da operare. Sono i dati, per il momento “informali” del Programma operativo 2013-2015, documento illustrato - ma non consegnato - pochi giorni fa dalla cabina di regia della sanita' ai sindacati e che sara' oggetto del tavolo governativo di verifica del Piano di rientro del Lazio che sarà discusso giovedi' 12 dicembre.Oltre 300 pagine per delineare la politica dei tagli della Regione Lazio nella sanita' per il prossimo anno. Nessuna indicazione 'fisica', pero', su dove saranno tagliati i posti letto. Cio' avverra' con un secondo documento che sara' stilato entro meta' marzo, quando anche la nomina dei nuovi direttori generali di Asl e aziende ospedaliere sara' ormai quasi completa. Gli altri punti toccati durante il confronto con i sindacati riguardano la rimodulazione del ticket, le reti di emergenza e le Case della salute. Non c'e' dubbio, pero', che la parte piu' interessante sia quella dedicata alla definizione degli standard relativi all'assistenza ospedaliera e la riconversione delle strutture. I posti letto per acuti nel Lazio sono 17.882, pari a 3,13 per 1.000 abitanti, di poco superiore allo standard. Un “eccesso” concentrato esclusivamente nelle Asl di Roma, mentre in quelle del Lazio l'offerta e' al di sotto dello standard. E' in considerazione di questa carenza di offerta tra le due aree che, tra gli interventi prioritari, c'e' la salvaguardia della dotazione di posti letto nelle Asl fuori da Roma. Come detto, la Regione intende attivare su tutto il territorio le Case della salute, che avranno il compito di garantire l'assistenza primaria, migliorando la presa in carico dei pazienti con patologie croniche e degenerative. Al momento i presidi interessati, ossia quelle strutture che hanno gia' avviato percorsi di trasformazione, sono: Nuovo Regina Margherita, Santissimo Salvatore di Palombara Sabina, San Giovanni Battista di Zagarolo, ospedale Cartoni di Rocca Priora, Spolverini di Ariccia, Villa Albani di Anzio, San Carlo di Sezze, Luigi di Liegro di Gaeta, ex ospedale di Minturno, Francesco Grifoni di Amatrice, ospedale civile di Ceccano, presidio sanitario di Ferentino, Santa Croce di Arpino e ospedale In memoria dei Caduti di Isola Liri.Infine, per quanta riguarda i nuovi direttori generali, entro Natale avverranno le prime nomine. In uscita i manager a cui e' scaduto il contratto e le situazioni di commissariamento. Valigie pronte per Antonio Paone (Asl RmC), Vincenzo Bonavita (Asl RmB), Renato Sponzilli (Asl Latina), Gianluigi Bracciale (ospedale San Giovanni), Antonio De Santis (Ares 118) e il dg facente funzioni dell'Asl di Rieti, Adalberto Festuccia. Nelle altre Asl e aziende ospedaliere il cambio di guida avverra' tra marzo e aprile.Fabrizio Salvatori  05/12/2013  www.controlacrisi.org