RACCONTI & OPINIONI

Imprenditori, malapolitica, salute e malaffare. Ecco come la crisi spalanca le porte dei supermercati alla criminalità


Più 500% le frodi alimentariIn gergo si chiama 'etichette packaging', ovvero lacontraffazione di etichette. E non riguarda solo le cosiddette grandi firme. Lacrisi ha aperto ld porte dei supermercati alla criminalità organizzata. Equesto ha fatto schizzre in alto il numero dei sequestri di prodotti che inrealtà di genuinononhanno nemmeno il confezionamento. I numeri sono da brivido:3.367.846 sequestri contro i 643mila del 2012 da parte dei Nac, i nuclei deicarabinieri addetti alla repressione del fenomeno.I dati emergono dal rapportodi FareAmbiente sulle frodi agroalimentari presentato ieri a Roma presso lasala della Mercede.Ma la criminalita' non si limita piu' a contraffare o adadulterare prodotti alimentari, ora li crea tavolino. È il caso dei wine kit odei food kit, cioe' metodi per ricavare vino o formaggio partendo da polvere dimosto, acqua a additivi chimici o polvere di caglio, nel caso dei formaggi.Tali kit poi finiscono in rete presentandosi ai consumatori come vini oformaggi di qualita' soprattutto italiani ma, anche francesi, a basso costo. Lacriminalita' organizzata ha individuato nella filiera del cibo un'ottima fontedi guadagno illecito a spese di ignari consumatori che, a causa della crisi,controllano sempre meno cio' che mettono sulla tavola. Piu' che imporre ilpizzo i clan, attualmente preferiscono imporre i prodotti da commercializzare adiscapito della salute e della libera economia. Dai dati del 2013 inoltre balzasubito all'occhio come siano aumentati fortemente i reati di contraffazione deimarchi (Ipg, Doc etc.), gli illeciti legati alla ristorazione, soprattutto diquella etnica, dell'alterazione del vino e dei formaggi. Ma il 2013 e' statoanche l'anno in cui e' venuta a galla la fragilita' del sistema di controllodella sicurezza alimentare nell'Ue. Sempre secondo i Nac sono 28,3 i milioni dieuro di illeciti finanziamenti ai danni dello Stato e della Ue, sono statisequestrati beni per 6,7 milioni di euro e deferiti all'autorita' giudiziaria2055 autori di reato. 84 le violazioni penali, 111 quelle amministrative.È da sottolineare che i sequestri e l'accertamento diattivita' illecite sono cresciute a fronte di una diminuzione dei controlli nel2013. Il Naf, nucleo agroalimentare della forestale, per esempio, ha accertato189 reati, l'80% in piu' del 2012, 226 segnalati all'autorita' giudiziaria(+47%), 1114 illeciti amministrativi (-6%), i Nas invece su 11.803 controllisui ristoranti hanno rilevato nel 45% dei casi delle difformita' con lanormativa vigente. La Guardia di finanza poi ha sequestrato 12mila tonnellate e280mila ettolitri di prodotti agroalimentari oggetto di frode. Il primatospetta all'olio di oliva (circa 900 tonnellate), ai mosti e all'uvaparzialmente fermentati (9000 tonnellate), e vini e spumanti per oltre 270milaettolitri. I maggiori controlli della Guardia costiera, sono stati fatti pressoi punti di sbarco (45.322), seguiti da quelli in mare (12.258).Le sanzioni sono state 4885, le principali elevate in mare(1209), in pescherie ( 840), nei punti di sbarco (802) e nella ristorazione(606). L'Ispettorato centrale della tutela della qualita' e repressione frodidei prodotti agroalimentari (Icqrf) infine, ha eseguito oltre 36mila controllie verificati oltre 24mila operatori e 55mila prodotti. Per informare i cittadini comunque, FareAmbiente incollaborazione con la testata gionalistica online www.frodialimentari.it, hapredisposto un corso gratuito di base di educazione alimentare onlinepresentato durante il convegno.Fabrizio Salvatori16/7/2014 wwww.controlacrisi.org