RACCONTI & OPINIONI

Pare in arrivo la nuova isteria di massa ben congegnata dalle multinazionali del farmaco, sostenuti dai media compiacenti


"Ebola, malattia che nasce dalla miseria e dalla mancanza di strutture sanitarie". Intervista al dottor Aldo MorroneDomania Ginevra il Comitato di Emergenza istituito dall'Oms per affrontare l'epidemiadi Ebola deciderà se inserire la malattia nella lista delle 'emergenza disalute pubblica di livello internazionale'. Lo status finora e' stato adottatosolo per la pandemia del 2009 dell'influenza A, la cosiddetta 'suina', e pochesettimane fa per la polio. Per il Centro Europeo di Controllo delle Malattie,che ieri ha appena pubblicato il suo 'risk assessment' sul virus, il rischioche Ebola arrivi in Europa e' 'molto basso'. ''Anche per chi viaggia o risiedenei paesi colpiti e' molto basso – scrivono gli esperti europei - a patto che seguanoalcune precauzioni elementari''.- Intanto, la “via leghista” alla sanitàpubblica non smentisce le sue allucinazioni. Il capogruppo leghista al Comunedi Bologna e consigliere regionale Manes Bernardini, ha chiesto addirittura laquarantena per i migranti. Controlacrisi ha intervistato Aldo Morrone, uno deimassimi esperti di malattie infettive, soprattutto legate ai movimentimigratori.  Primario di Medicina delleMigrazioni dell'IFO San Gallicano di Roma, Morrone è stato l'ideatore, neglianni '80, del primo poliambulatorio italiano dedicato tanto a migranti quanto aitaliani senza fissa dimora, a Roma, nell'antica sede dell'ospedale, aTrastevere.La mortalità provocata dal virus Ebola è tornata a livelli preoccupanti, ma questo è stato tradotto in occidente come il “pericolo alle porte”. Cha sta accadendoin realtà?Effettivamentec’è un’alta mortalità come si sapeva già. Possiamo però dire che si tratta difasi cicliche. Dopo impennate di alta mortalità il virus si stabilizza. Questoaccade per tutte le malattie virali. Il problema è che per la prima volta cisono stati tre paesi coinvolti. Questo succede per la totale mancanza distrutture sanitarie minime, come è la realtà di Sierra Leone, Guinea Liberia.Insomma,una malattia provocata dalla miseria…SierraLeone è il paese con la più bassa aspettiva di vita media, intorno ai 48 anni.Ha un’alta mortalità infantile, e uno degli indici sul più basso peso allanascita.Tutte malattie con le quali non c’è nessun tipo di contrasto e chenascono da una precisa situazione di privazione. Non c'è nessun pericolo inItalia per la diffusione del virus Ebola. Non c'è allo stato attuale nessunrischio che qualche individuo contagiato dal virus  Ebola, possa raggiungere l'Italia senza chele autorità sanitarie ne vengano a conoscenza. Non c'è nessun possibile innescodi un focolaio epidemicoQuindi, per arginare il cosiddetto pericolo forse sarebbe il caso di intervenire lì…Anchele immagini che abbiamo potutto osservare, con ambiti ospedalieri dove non c’ènessun tipo di igiene e non vengono utilizzati guanti, con malati abbandonatici parlano di una situazione dove mancano le misure minime.Questo è un virusche non si diffonde per via aerea o per un colpo di tosse ma solo nel contattodiretto con il sangue. E’ evidente che questo accade per gli operatiorisanitari, e per i famigliari, che lavorano in condizioni tremende. Ci vuole unintervento con una serie di risorse tali che in queste aree del mondo si possamettere in piedi un servizio sanitario pubblico. Sono le fasce più povere dellapopolazione che vivono in queste condizioni. Si tratta di una decisone daprendere a livello internazionale. Non abbiamo soltanto il virus dell’Ebola. Cisono anche le cosiddette malatie tropicali dimenticate che riguardano unmiliardo e mezzo di persone. Non c’è nessun investimento di naturafarmacologica perché si ritene che colpiscano aree povereMolti hanno sollevato polemiche sui rischi dell’Ebola a proposito degli arrivi“clandestini” dei migranti in Italia.Vadetto che gli arrivi in Italia non sono da quelle zone. Poi, va anchesottolineato che sulle navi di “Mare nostrum” ci sono medici preparati eoperatori che seguono precisi corsi di formazione. Gli immigrati che arrivanosono in condizioni sostanzialmente sane. L'origine del fenomeno migratorio,vorrei dire, risale a trenta anni fa. Partono i più sani e i più forti. Ilfenomeno della diffusione delle malattie virali, infine, non è semplicemente unfenomeno legato alla migrazione ma alla mobilità di merci, animali e perspone,e alla loro velocità di spostamento.FabioSebastiani5/8/2014www.controlacrisi.org