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Ricerca UE: l'Italia brilla per incidenti e stress sul lavoroL'Italia è la peggiore realtà nell'Unione europea a 15 in materia di sicurezza sul lavoro. Secondo l'Osservatorio per le politiche sociali in Europa di Inca Cgil di Bruxelles infatti, nel 2005 (primo anno "utile" per una comparazione con i dati degli altri Paesi) nel nostro Paese si sono registrate ben 918 morti sul lavoro, cioè quasi 1/4 del totale di incidenti mortali registrati nell'Unione, che ammonta a 4.011. Il Belpaese è inoltre la Stato dell'Unione in cui si registra il maggior numero di stressati da lavoro: ben il 27% del totale, contro una media europea del 22%. «Ogni anno - sottolinea l'Inca - nel mondo circa 2,2 milioni di lavoratori muoiono per causa di incidenti e malattie legate al lavoro, circa 270 milioni restano vittime di incidenti di lavoro non mortali e 160 milioni di malattie professionali». Per quanto riguarda l'Ue, prosegue «ogni anno si contano ancora 4 milioni di infortuni e oltre 4mila morti per incidenti sul lavoro. Le categorie maggiormente colpite sono i precari, i lavoratori più anziani e i migranti. Per quanto riguarda lo stress da lavoro, l'Italia è al secondo posto in questa triste classifica: fra le cause dello stress da lavoro la precarietà contrattuale, l'intensificazione dell'attività, le elevate pressioni emotive, il pericolo mobbing o la scarsa considerazione dell'equilibrio tra lavoro e vita privata.