RACCONTI & OPINIONI

FINCHE' MORTE NON CI SEPARI


Feste di sangue in famiglia Domenica 28 dicembreMontecchio (Re)Maria Cristina ha 41 anni, fa l'operaia in un mobilificio, ha una figlia di 16 anni e un marito violento. Negli ultimi mesi, per le botte, è già finita al pronto soccorso due volte. L'ultima, il 20 dicembre, ha deciso di dire basta. L'ha denunciato, vuole chiedere la separazione. Dal giorno dell'antivigilia si è trasferita a casa della madre vicino a Parma, portando con sé la figlia. E' mattina quando Massimo, 41 anni, operaio metalmeccanico, la chiama. Dice che non sarà in casa per qualche ora, che possono andare a prendere le loro cose. Lei e la figlia prendono l'auto, arrivano nell'appartamento di Montecchio verso le 13. Quando Maria Cristina entra in camera da letto, lui sbuca fuori all'improvviso, la prende alle spalle e la colpisce con un coltello da cucina. Maria Cristina cade a terra, lui le sale sopra per bloccarla, la prende a pugni, le sbatte la testa più volte contro il pavimento. La figlia prima cerca di fermarlo, poi corre fuori a cercare aiuto. L'intervento di alcuni vicini è provvidenziale. Trascinano via lui e soccorrono lei, aspettando carabinieri e ambulanza. Maria Cristina viene ricoverata, ha una prognosi di 25 giorni. Lui è stato arrestato per tentato omicidio.Lunedì 29 dicembre AnconaSono le 11.30 quando interviene la polizia. Lei, 55 anni, e il marito, 68 anni, stavano discutendo. Sembrava una cosa da niente, poi lui ha preso un coltello da cucina e l'ha ferita al volto e a un braccio. Lei è ricoverata in ospedale, lui verrà denunciato d'ufficio.Mercoledì 31 dicembreFiorenzuola (Fi)Sono le 9 del mattino quando lei, 46 anni, riesce a suonare l'allarme. Ha trascorso la notte segregata in una stanza d'albergo, massacrata di botte dal suo compagno. Erano partiti da Lecco per una breve vacanza nel Mugello. Lui, 44 anni, aveva cominciato a bere nel pomeriggio. Un rimprovero di lei è bastato per scatenare la violenza. I carabinieri l'hanno trovata sanguinante, la stanza devastata. Lui è stato arrestato. Lei è ricoverata in ospedale, con un mese di prognosi.TorinoLei ha 33 anni, fa la colf, è arrivata in Italia dalla Romania un anno fa, insieme al marito e ai figli di 9 e 13 anni. Lui, 36 anni, disoccupato, l'ha sempre maltrattata. Ogni volta che ha provato ad andarsene, lui l'ha minacciata di morte. E' l'ora di cena, sono tutti a tavola aspettando la fine dell'anno. Lui, dal nulla, comincia ad insultarla. Lei tace. Ma a lui non basta. Prima calci e pugni, poi le punta contro un coltello. Lei fa il giro del tavolo e va dritta verso la porta, di corsa giù per le scale. Appena è in strada fa il primo numero di cellulare della sua rubrica e chiede aiuto. La polizia la trova in lacrime, il volto segnato dalle botte. Lui viene arrestato per maltrattamenti, mentre lo portano via le grida che la ammazzerà. Lei ha 21 giorni di prognosi e tredici anni di ferite, meno visibili, da rimarginare.Sabato 3 gennaio TeramoLui, 51 anni, bancario, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, minacce aggravate, violenza privata e porto di oggetti atti ad offendere. Ha chiuso a chiave in ufficio l'ex moglie per convincerla a tornare con lui. Minacciandola di morte con un coltello di 25 centimetri.Beatrice BusiLiberazione04/01/2009