RACCONTI & OPINIONI

Ha nostalgia dei bombardamenti che ordinò contro le popolazioni della sventrata Jugoslavia?


D'ALEMA: L'ITALIA SPENDE POCO PER GLI ARMAMENTI  Il quotidiano di Confindustria fa i complimenti a D'Alema. Il titolo è davvero singolare: "D'Alema rompe il conformismo"! Traduciamo: D'Alema se ne frega dei sentimenti pacifisti di gran parte dell'elettorato di sinistra e conferma il suo sostegno alle lobbies degli armamenti. Come al solito la politica del PD è il contrario di quella che immaginano i suoi elettori e il suo giornale, come nota giustamente il Sole 24 Ore. D'Alema rompe il conformismo L'Italia spende poco per gli armamenti. Al convegno Pd sulla politica estera, Massimo D'Alema ha detto una cosa che un tempo avremmo definito "di destra", ma che in realtà è saggia, ragionevole e controcorrente rispetto alle posizioni del suo partito (che chiede tagli alla Difesa) e dell'informazione di area («Manovra di guerra», ha esagerato l'Unità). Internet e il sistema di navigazione Gps nascono dalla ricerca e dallo sviluppo finanziato dal complesso militare-industriale, così come decine di soluzioni medico-sanitarie che hanno allungato la nostra vita. Le scelte di politica estera di D'Alema sono andate maturando con la sua esperienza personale e politica. È passato dalla protesta con-figlio-in-spalla di piazza San Pietro contro la guerra sotto egida Onu anti Saddam (1991) alla partecipazione come premier nella coalizione che mise fine ai conflitti etnici nei Balcani e al regime di Milosevic, raid su Belgrado inclusi. È stato criticato perché troppo «amico degli americani» (Cermis), ma è anche andato a braccetto con Hezbollah. Il D'Alema odierno è lungimirante e capace di dire scomode verità sull'utilità degli investimenti per la Difesa. Amici e avversari farebbero bene ad ascoltarlo.06 luglio 2010