RACCONTI & OPINIONI

Un sistema di finanziamento nocivo, denunciato anche dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici italiani


La confindustria cancerogena ed suoi accolitiAllora la “signora” Marcegalia, imprenditrice nel ramo inceneritori e centrali a biomasse, ce l'ha fatta!Neanche un centesimo verrà tolto ai vergognosi contributi alle sedicenti “energie rinnovabili” dalla manovra “lacrime e sangue”, che toglie i soldi dalle tasche ai lavoratori, agli invalidi, ai terremotati, ma non agli avvelenatori assistiti dai “certificati verdi”.Sarà interessante vedere da dove verrano fuori i soldi che serviranno a “compensare”  i super-profitti degli imprenditori del cancro.Ma il fatto resta, e nella vicenda  sono venuti allo scoperto personaggi ancora più impresentabili della “cricca” dirigenziale di confindustria, da sempre impegnata a chiedere soldi pubblici in modo chiaro e palese: sono quelli che hanno lavorato sporco per conto degli avvelenatori.Sono gli “ambientalisti cancerogeni” di Legambiente, sono i politici, altrettanto cancerogeni, come Pierluigi Bersani che hanno difeso a spada tratta i super-profitti alle “energie rinnovabili” ( che vanno in massima parte alla “cancrovalorizzazione” mediante incenerimento di rifiuti e biomasse): nei giorni scorsi il segretario nazionale del partito Democratico  ha lamentato che le banche stavano togliendo i finanziamenti, non più garantiti, per realizzare nuovi impianti.In questa occasione Bersani e Legambiente si sono dimostrati essere addirittura peggiori di Berlusconi e  Tremonti, che almeno qualche soldo lo volevano togliere al vergognoso sistema dei “certificati verdi”.Un sistema di finanziamento nocivo, denunciato anche dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici italiani nel 2008, fonte di corruzione della politica e delle idee: l'esempio di  questi giorni è sotto gli  occhi di tutti.saluteMichelangiolo BologniniMedicina Democratica