RACCONTI & OPINIONI

Difendiamo chi è solidale "esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza umana a Pasquale Pedace”


Con Antonio, accusato di umanità. Nell'agosto del 2008, durante una operazione di polizia verso un gruppo di immigrati, invitò verbalmente gli agenti a trattarli da esseri umani e non come animali. Per questa reazione, che condividiamo e facciamo nostra, Antonio è stato ingiustamente prima arrestato e oggi accusato di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. appello di solidarietà per Antonio Pasquale PedaceIn italia sta crescendo un clima di razzismo e di intolleranza.la legislazione razzista ha compiuto un salto di qualità con l’approvazione del “Pacchetto sicurezza” che introduce una serie infinita di vessazioni e discriminazioni che ledono i diritti e le libertà più elementari e la stessa dignità umana. Oggi purtroppo viviamo in una società attraversata da pericolose espressioni di egoismo e di razzismo dove per tante persone è certamente più difficile svolgere un’iniziativa di solidarietà.Prendiamo atto che si va esprimendo uno speciale accanimento verso persone che fanno del bene mentre viceversa godono di una larga impunità esponenti del potere politico ed economico responsabili di una corruzione materiale e morale senza limiti. Siamo infatti preoccupati dell’intensificarsi di vessazioni e attacchi verso il mondo della solidarietà e del volontariato, sia laico sia religioso, e intendiamo reagire. Tra questi ci colpisce la vicenda che ha coinvolto antonio Pasquale Pedace, dirigente nazionale di socialismo rivoluzionario ed attivista dei diritti umani impegnato nella solidarietà antirazzista, che è tuttora sotto processo con le pesanti e gravi accuse di “lesioni e resistenza a pubblico ufficiale” che sono del tutto infondate, perché il 24 agosto 2008, trovandosi per caso nella stazione di siracusa, ha verbalmente chiesto un comportamento rispettoso da parte della polizia che stava maltrattando un gruppo di immigrati durante un’operazione di fermo e di identificazione. Un altro caso emblematico riguarda la vicenda di don Carlo D’antoni che – sempre a siracusa – è stato sottoposto per alcune settimane agli arresti domiciliari con l’accusa di aver violato le norme del “pacchetto sicurezza” solo perché si è sempre impegnato alla luce del sole nella solidarietà umana accogliendo tante persone immigrate bisognose di aiuto. Non è certo un caso che don Carlo D’antoni abbia espresso la sua vicinanza ad antonio Pasquale Pedace e sia stato presente personalmente alle udienze del processo.Per queste ragioni esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza umana a Pasquale Pedace – che il 16 luglio sarà a siracusa per una nuova udienza del processo – di cui auspichiamo il totale proscioglimento, e nello stesso tempo a tutte le persone di buona volontà colpite da ingiuste accuse perché vogliono affermare il valore universale della dignità umana.Giuseppe Prestipino; Giacomo Marramao; Raul Mordenti; Annamaria Rivera; Piero Soldini; Stefano D’Errico; Alex Zanotelli; Fabio Marcelli; Cesare Salvi; Antonio Di Pietro; Gianni Ferrara; Corradino Mineo; Ottavia Piccolo; Mimmo Calopresti; Giuseppe Giulietti; Anna Paola Concia; Carla Fracci; Stefano Rodotà; Anna Finocchiaro; David Sassoli; Piero Fassino, Paolo Ferrero.per sottoscrivere l’appello: www.lacomuneonline.it