RACCONTI & OPINIONI

'Senza federalismo succederà qualcosa di brutto, al di là della democrazia'. Magistrati e carabinieri tutti in ferie?


La Lega minacciaROMA - "La secessione è già in atto. E se si ferma il federalismo c'è il rischio che succeda qualcosa di brutto, qualcosa che va al di là della democrazia". Non sono le parole minacciose e inquietanti di un terrorista, bensì quelle di Gian Paolo Gobbo, il sindaco leghista di Treviso nonchè segretario regionale del Carroccio, che ha rilasciato un'intervista al Corriere Veneto lasciandosi andare a delle affermazioni di una gravità inaudita. Minacce per le quali non si può trovare nessuna giustificazione e che di fatto stravolgono completamente anche il ruolo istituzionale che riveste nella città di Treviso.  "La secessione è già in atto" sottolinea Gobbo, riferendosi al terremoto politico che sta attraversando la sua maggioranza di governo. E poi " Il Paese è già diviso: il Nord produce, vanta un Pil doppio rispetto al Sud, paga le tasse per tutti, mentre sotto il Po ci sono regioni che non presentano un bilancio dal 1990, che continuano a sforare ogni budget, che lasciano buchi in eredità a destra e a sinistra". Evidentemente il sindaco trevisano non conosce gli ultimi dati diffusi ad aprile del 2010 da KRLS Network of Business Ethics per conto dell'Associazione Contribuenti Italiani, che monitora costantemente l'evasione fiscale. Nelle prime due posizioni, infatti, il primato negativo per aumenti dell'evasione fiscale spetta proprio alla Lombardia e al Veneto, le patrie della Lega. Ma è chiaro che in questo  desolante quadro politico sia il Carroccio che il Pdl, consapevoli della maggioranza perduta, cercano di aggrapparsi sugli specchi e pur di evitare l'ipotesi di un governo tecnico che ostacolerebbe la loro vera missione, cioè quella della secessione, sono pronti a tutto.  D'altra parte è sempre stato questo il vero obiettivo della Lega. Così le insicurezze di Gobbo affiorano con l'impeto del populismo leghista trasformandosi addirittura in vere e proprie minacce che mettono in pericolo l'unità della Repubblica Italiana come recita l'articolo 5 della nostra Costituzione.  Ricordiamo  che proprio il sindaco trevisano è  tra i 36 esponenti leghisti che saranno processati per banda armata a Verona il primo ottobre 2010, in seguito  all'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Verona sulla Costituzione nel 1996 delle Camicie Verdi e della Guardia Nazionale Padana. Associazioni che secondo l’ipotesi accusatoria sarebbero, invece, un’associazione a carattere militare con tanto di scopi politici. Anche in quell'occasione Gobbo fece un'altra delle sue dichiarazioni: "Se siamo davvero così pericolosi bisognerebbe arrestare i giudici che ci hanno lasciato in libertà per tutti questi anni" .   Ma adesso le cose sono ben diverse. Non si tratta più di battute irriverenti, bensì di minacce belle e buone. 17 Agosto 2010  www.dazebao.org