RACCONTI & OPINIONI

Confindustria, il neoPartito della Nazione, le pecore nere di Fini, PD, IDV, MPA giocano per non cambiare nulla


IL TRAGICO CENTRO CHE AVANZA  Domani Rocco Buttiglione consegnerà simbolicamente a Pier Ferdinando Casini la prima tessera del Partito della Nazione, dando così il via ufficialmente alla raccolta di adesioni che terminerà il 30 novembre. Oggi il buon Buttiglione ha anche affermato che l'ipotesi del Governo tecnico o di transizione deve assumere un connotato politico che va ben oltre il semplice mandato di una riforma elettorale. L'estate che finisce si apre quindi con una fase politica completamente cambiata in cui gli errori di valutazione di Berlusconi che si è cacciato nel pantano con le sue gambe aprono concretamente la costruzione di una transizione gestita dal grande centro. Le premesse ci sono tutte, i numeri ancora no soprattutto al senato, ma potrebbero arrivare. Confindustria ed i mercati si leccano i baffi per una transizione senza traumi e il Vaticano è stato ancora più esplicito nel caldeggiare l'ipotesi del Governo Nazionale. Berlusconi sta perdendo la sfida ogni giorno che passa, ed anzichè sfilare qualche seguace a Fini è costretto a tenersi stretti i suoi, basti pensare che personalità dal calibro di Pisanu stanno dando segnali di abbandono. Pisanu è un uomo con profondi legami politici ed istituzionali, il cavaliere questo lo sa e sta tentando direttamente di convincere l'ex ministro a non abbandonare una nave che sembra andare incontro agli scogli. Fatti due conti il Partito della Nazione, assieme al possibile salto di campo dei finiani, assieme al PD e all'IDV, MPA, ed altri cespuglietti potrebbe essere veramente un'opzione politica che prenderebbe piede tra gli applausi dei poteri forti e di fatto spariglierebbe un centro sinistra facendolo sbandare al centro. Quasi tutti nel PD vedono di buon occhio questa ipotesi. Eppure questo difficile passaggio poteva e doveva essere gestito in maniera diversa, Berlusconi teme le urne, la sua linea di minaccia di votazioni fino ad ora è servita proprio per provare a rafforzare la sua maggioranza per continuare a restare in piedi. Le ultime mosse però non hanno portato gli esiti sperati e l'attacco a Napolitano si è rivelato un boomerang che di fatto ha rafforzato in molti ambienti l'ipotesi del governo di transizione. A settembre si capirà come andrà a finire, certo è che l'incapacità del centro sinistra di prendere la palla al balzo e chiedere le elezioni anticipate attaccando al muro delle proprie responsabilità un governo che ha portato il nostro paese tra gli ultimi posti in Europa, ha permesso al grande centro di riorganizzarsi come polo d'attrazione e alla Lega di riattrezzarsi per la sua campagna demagogica che sta mangiando al nord il PDL. A questo punto anche la sinistra dovrebbe capire che in questo quadro più che rincorrere logiche politiciste il suo vero compito è quello di organizzare unitariamente l'opposizione sociale contro Berlusconi e Montezemolo, la manifestazione della Fiom del 16 ottobre è un punto non sufficiente ma necessario per muoversi in questa direzione. 19/08/2010leggi www.contriolacrisi.org