RACCONTI & OPINIONI

E' il fumetto uscito ieri per ricordare il per ricordare il giornalista trucidato dalla camorra


Giancarlo, è lui che ci sorride"Giancarlo Siani. E lui che mi sorride" e' il fumetto che esce oggi per ricordare il giornalista del Mattino di Napoli trucidato dalla Camorra 25 anni fa a causa delle sue inchieste. Edito da Round Robin all'interno della collana Libeccio curata da Raffaele Lupoli dell'associazione daSud Onlus, si tratta del terzo volume per raccontare con la matita la vita di persone che hanno combattuto le mafie e per questo sono morte. Una collana i cui primi due volumi sono stati dedicati a Don Peppe Diana ("Per amore del mio popolo") e a Pippo Fava ("I siciliani").Protagonista del terzo fumetto della serie e' il ragazzo di 26 anni 'cronista abusivo' del quotidiano partenopeo che va in giro sulla sua Mehari verde per le strade di Castellammare di Stabia edi Torre Annunziata. Racconta la guerra di camorra in atto, fa i nomi dei boss, come Valentino ed Ernesto Gionta, Lorenzo e Angelo Nuvoletta. Scrive della ricostruzione dopo il terremoto in Irpinia e degli appetiti dei clan su quel fiume di denaro pubblico. Onesta', passione, bravura e attaccamento al mestiere che gli costano la vita. Viene ucciso al Vomero in un agguato davanti casa, colpito alle spalle con sette colpi di pistola. E' il 23 settembre del 1985.Una storia raccontata attraverso le scelte stilistiche dello sceneggiatore napoletano Alessandro Di Virgilio e del disegnatore romano Emilio Lecce. Il titolo del fumetto e' ispirato al ricordodel fratello di Siani, Paolo, che con le parole "E lui che mi sorride" lo ricorda durante un corteo antimafia, con il simbolo della pace dipinto sul volto. Attraverso le tavole della graphic novel la storia di Giancarlo si intreccia con quella di Paolo che con la fondazione Polis si impegna per la memoria delle vittime della camorra. Il caso giudiziario si conclude dopo 12 anni conla condanna di mandanti ed esecutori. Ma forse solo negli ultimi tempi la figura di Siani e' stata raccontata al grande pubblico, prima con il film "Fortapasc" di Marco Risi e ora con lostrumento delle tavole a colori. L'anniversario della morte di Giancarlo Siani, a un quarto di secolo di distanza, arriva in un momento in cui la liberta' di stampa italiana sembra un fortino assediato dalle minacce e dalle intimidazioni. L'osservatorio Ossigeno della Federazione della stampa italiana e dell'Ordine dei giornalisti ha denunciato l'escalation in atto con il suo rapporto annuale che registra un aumento del 100% delle denunce. Si passa da una media di 20 casi l'anno ai 53 del 2010, tra aggressioni fisiche, buste con proiettili, telefonate minatorie. E se l'emergenza oggi sembra essere la Calabria, dove si susseguono a ritmi inquietanti gli episodi di minacce ai giornalisti dei quotidiani locali, dal rapporto emerge un quadro desolante per tutta l'Italia, con numerosi casi segnalati perfino nel Lazio e in Lombardia, oltre che nelle regioni del sud a tradizionale pervasivita' mafiosa.r.c. (www.redattoresociale.it)23/09/2010