RACCONTI & OPINIONI

Questa è l'Italia, un sistema criminale che legalizza gli omicidi sul lavoro e rende impuniti i mandanti


Nel 2009 sono stati 790 mila gli infortuni sul lavoro, oltre 1.000 lavoratori hanno perso la vita e circa 300 sono morti a seguito di una malattia professionale.  «Queste cifre dimostrano - afferma in una nota l'Anmil, l'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro - che l'impegno comune finora profuso non è assolutamente sufficiente a tutelare la salute dei lavoratori e per questo bisogna trovare soluzioni che facciano applicare le norme sulla prevenzione». Il 10 ottobre l'Anmil richiamerà l'attenzione sulla gravità di questo fenomeno con manifestazioni che si svolgeranno contemporaneamente in tutte le province d'Italia per la Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, istituzionalizzata con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri nel 1998, «alle quali parteciperanno le massime istituzioni per confrontarsi sulle politiche da attuare per invertire l'andamento infortunistico in modo significativo e garantire miglior tutela alle vittime. Per questa sessantesima edizione l'Anmil - conclude la nota - ha scelto come sede principale delle iniziative Modena». 08/10/2010 (ANSA).La strage dei lavoratori continua OPERAIO CADE DAL TETTO E MUORE Un operaio bergamasco di 67 anni, Luigi Finazzi,è morto nel pomeriggio a Torre Pallavicina (Bergamo). L'uomo, che abitava a Villongo (Bergamo), è precipitato da un'altezza di circa sei metri, mentre si trovava sul tetto di un capannone del centro ippico del paese. L'operaio stava installando una struttura di supporto in metallo per un impianto fotovoltaico. La tragedia si è consumata poco dopo le 15 in via San Rocco; a un certo punto il lucernario ha ceduto e la vittima è caduta nel vuoto. Inutile l'intervento dell'elicottero del 118; l'operaio è morto sul colpo. Del caso si stanno occupando i carabinieri della Compagnia di Treviglio (Bergamo) e i tecnici dell'Asl. 08/10/2010 (ANSA)OPERAIO MUORE DOPO INVESTIMENTO Un operaio della provincia di Frosinone, A. V. di 54 anni, è morto all'ospedale di Lecco, dove era stato ricoverato in condizioni gravissime per l'investimento da parte di un autocarro Fiat Iveco, ieri pomeriggio nei pressi una ditta di Brivio (Lecco). Un collega di 44 anni si era messo alla guida del camion, durante le fasi di movimentazione di merci quando, nell'effettuare una manovra di retromarcia, per cause ancora in corso d'accertamento, non si è accorto della presenza del 54enne e lo ha investito provocandogli lo schiacciamento delle gambe.08/10/2010 (ANSA)