RACCONTI & OPINIONI

Non esce più in edicola il settimanale dei cantieri sociali. Il governo vuol finire lo sporco lavoro con Liberazione e Manifesto


Carta, la prima  vittima della politica di Tremonti Il numero di Carta di questa settimana, che sarà in edicola da venerdì 22 ottobre, sarà l'ultimo in edicola, almeno per qualche tempo. Dal numero successivo andremo solo agli abbonati, fino alla fine dell'anno e in una foliazione molto ridotta. Poi si vedrà. Non è una nostra scelta: siamo costretti a compiere questo passo, che per noi è molto doloroso. La nostra uscita dall'edicola è, infatti, il primo effetto dell'accanimento di Tremonti e del governo contro il pluralismo dell'informazione. Siamo dunque costretti a non stampare più tante copie del giornale, perché non abbiamo i soldi necessari per la tipografia né abbiamo certezze sul futuro dei fondi pubblici per l'editoria. E la nostra sola banca, Banca Etica, è già abbastanza esposta sui crediti che vantiamo. In più, i nostri debiti non possono continuare a crescere. L'edicola, in questa lotta che coinvolge Carta come Liberazione, come decine di altre testate nel paese, ha anche un valore simbolico: dovrebbe essere il luogo dove le diverse idee sono disponibili, sta diventando, invece, un punto in più da dove osservare il dispiegarsi - anche sulla carta stampata - di un oligopolio simile a quello televisivo. Il nostro augurio, a Liberazione e agli altri giornali colpiti dall'offensiva del governo, è naturalmente di riuscire a spuntarla. Su questo, e per questo obiettivo, rimaniamo mobilitati. E adesso, cosa sarà di Carta? Per la "sporca dozzina" di persone in redazione inizia quella che abbiamo chiamato la «traversata del deserto». Vogliamo continuare a tenere vivo un esempio di comunicazione libera e proveremo a lanciare nuove sfide. Vorremmo farlo adesso, ma abbiamo imparato che non potremo farlo da soli, perché le nostre e vostre domande rimangono aperte. Lo faremo provando a raccogliere le idee e i suggerimenti delle centinaia di amici e lettori. Lo faremo anche insieme a Liberazione e ai suoi lettori, per continuare insieme a immaginare - a fare - un diverso tipo di giornalismo. Teniamoci in contatto. La redazione di Carta23/10/2010