RACCONTI & OPINIONI

Puntuale come un orologio arriva la presa di posizione del nostro Presidente della Repubblica


Napolitano fischia il rigore, calcia Berlusconi!Il capo dello Stato comincia a richiamare il paese al senso della responsabilità ed al rigore economico. Questo annuncio arriva proprio mentre i capi di governo europei stanno discutendo della revisione del patto si stabilità che dispenserà tagli a salari e diritti in tutta Europa. Caro Presidente, la nostra carta costituzionale è ambigua rispetto alla questione dell'adesione dei trattati internazioanali, ma questo non vuol dire però che il nostro popolo debba essere tenuto allo scuro di quanto sta decidendo in queste ore a Bruxelles Silvio Berlusconi. Noi pensiamo che le gerarchie europee stiano di fatto compiendo un colpo di stato finanziario che di fatto impedirà l'attuazione di quella carta costituzionale che affida alla politica la sua attuazione. Noi pensiamo che dalla fine della guerra ad oggi l'attacco più grande che si sta sviluppando contro la nostra carta costituzionale arrivi proprio dal governo economico dell'Unione Europea che propone quello che lei chiama "rafforzamento della sorveglianza in ordine alle politiche di bilancio, alle politiche macroenonomiche e all'attuazione delle riforme strutturali". Perchè signor Presidente il nostro bilancio deve essere sorvegliato da un potere che non conosciamo? E quali sarebbero poi queste politiche macroeconomiche e soprattutto di quali riforme strutturali stiamo parlando? Del lavoro, delle pensioni, della sanità? CRISI ECONOMICA: NAPOLITANO, NECESSARIE NUOVE REGOLE E MAGGIORE RIGORE  «La recente crisi finanziaria ha reso evidente che uno sviluppo duraturo ed equilibrato richiede una maggiore disciplina, sia nella gestione delle risorse pubbliche sia nell'attività finanziaria privata». Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo afferma in un messaggio inviato al presidente dell'Acri, Giuseppe Guzzetti, in occasione della 86a Giornata mondiale del risparmio. «Sono pertanto da condividere le iniziative che si vanno perfezionando in sede europea per un rafforzamento della sorveglianza in ordine alle politiche di bilancio -continua Napolitano- alle politiche macroenonomiche e all'attuazione delle riforme strutturali. Non minore importanza hanno le misure adottate per la realizzazione di un nuovo sistema europeo di vigilanza capace di eliminare o contenere quei fattori di rischio la cui crescita incontrollata ha costituito un elemento determinante della crisi economica»28/10/2010 (Adnkronos)