RACCONTI & OPINIONI

Una indicazione netta di tutta la sinistra, di un popolo che si è stancato delle mediazioni centriste e affaristiche


SI, SI PUO', ANCHE A MILANOGiuliano Pisapia ha vinto le elezioni primarie di Milano perchè ha saputo unire la sinistra (Federazione della Sinistra e Sinistra e Libertà ,ma anche settori critici del Partito Democratico), ha saputo dialogare con la città senza rinunciare al ruolo della politica unito a quello della società civile. Giuliano è riuscito nell'impresa di mettere insieme, il mondo dell'associazionismo, del volontariato, dei giovani in lotta contro la precarietà, i lavoratori in lotta per la difesa del posto di lavoro, i migranti che si battono per la cittadinanza, settori della sinistra sindacale, della borghesia illuminata meneghina.Una candidatura inclusiva, dunque. Ha ascoltato, attentamente, la città e ha preso atto dei suoi bisogni.E’ stata una bella pagina della politica milanese;c onfronto sulle idee e partecipazione della cittadinanza attiva tramite i comitati civici a sostegno della candidatura Pisapia che hanno contribuito insieme ai partiti ad ideare le prime proposte programmatiche sui contenuti (rilancio del welfare municipale, stabilizzazione dei precari che lavorano nella Pubblica Amministrazione e centralità del lavoro davanti alla crisi, diritti civili per le unioni di fatto, difesa della legalità costituzionale) per cercare di cambiare la città.La direzione politica del Partito Democratico locale, oggi, subisce una sconfitta politica per non aver voluto compiere scelte coraggiose nella direzione di una maggiore discontinuità.Troppi candidati sindaci, in passato, erano stati catapultati dall'alto delle segreterii locali. Ricordate le candidature dei giovani vicino a Confindustria, come quella di Fumagalli?Lavoreremo con tutti i compagni e le compagne, gli amici del Pd per riuscire a raggiungere l'obiettivo più importante: sconfiggere il centro-destra all'appuntamento delle elezioni amministrative del 2011, dopo ventanni circa di egemonia incontrastata sotto il profilo politico e culturale. Nel centrodestra nasceranno, forse, nuove candidature come quella di Albertini sostenute, probabilmente, da un terzo polo in costruzione e composto da Futuro e Libertà, settori in uscita dal Pd e Udc); cercheranno di schiacciare la candidatura di Giuliano sotto il profilo delle identità.Ma in questa campagna elettorale per le primarie abbiamo capito che un'altra Milano è possibile, che si può tornare a vincere. Recuperiamo i voti nelle periferie dei disillusi che non votano e che si sono allontanati quasi definitivamente dalla politica, ricostruiamo tutti insieme una grande coalizione capace di parlare a tutti i cittadini e cittadine i loro bisogni e alle loro straordinarie risorse civili per restituire a Milano la sua identità di città inclusiva, aperta, generosa.Abbiamo compiuto la prima scelta per cambiare Milano; ieri sera è stata per tutti i compagni e le compagne una serata di grande felicità dove il sentimento ha prevalso sulla ragione. Da domani torniamo alla razionalità della politica, senza dimenticare i nostri sogni e le nostre passioni. Ancora molto ci aspetta. Avanti, al lavoro perchè siamo sulla strada giusta.Ce la possiamo fare.Dobbiamo farcela. SI SE PUEDE anche a Milano!Marco Dal Toso Segreteria provinciale Rifondazione Comunista Milano -Coordinamento Federazione della Sinistra Milano