RACCONTI & OPINIONI

Sul TG 1 annuncio irresponsabile perché diffondono la convinzione che l’AIDS è ormai stato sconfitto


Vaccino AIDS: Una non-notizia estremamente pericolosa  Siamo di fronte ad una non notizia: non solo non c’è alcun nuovo vaccino contro l’AIDS, ma questo annuncio pubblico amplificato dalla principale rete televisiva rischia solo di produrre illusioni.Per la prima volta in oltre vent’anni di lavoro sull’AIDS concordo pienamente con il prof. Aiuti, dal quale nei decenni passati mi hanno diviso anche polemiche pubbliche molto forti e con il quale mi trovo su sponde culturali completamente differenti. Ma la scienza ha le sue regole e non si possono ignorare. Sarà forse anche perché ambedue in questo momento siamo esterni non solo a questa sperimentazione, ma anche alla corsa per i finanziamenti pubblici…. Annunci simili sono irresponsabili perché diffondono la convinzione che l’AIDS è ormai stato sconfitto, abbassando così l’attenzione alla prevenzione e facendo aumentare comportamenti a rischioNon c’è alcun nuovo vaccino, si sta parlando di dati parziali che eventualmente tra diversi anni potranno solo portare ad un nuovo farmaco da somministrare insieme agli antiretrovirali a persone già sieropositive.Vaccino significa invece un prodotto che viene somministrato a persone sane perché non s’infettino. Questo era l’obiettivo dichiarato oltre dieci anni fa quando questa ricerca ha avuto inizio, oggi invece si parla al massimo di un futuro prodotto da assumere insieme alle terapie per chi è già infettato.La ricerca sulla Tat ha già raccolto numerose critiche a livello internazionale da settori importanti del mondo scientifico, alla conferenza mondiale sull’AIDS lo scorso luglio a Vienna in nessuna delle principali sessioni si è parlato di questa ricerca.Forte è l’impressione che attraverso la grancassa mediatica odierna si cerchi solo di ottenere nuovi finanziamenti sulla spinta dell’emotività per una ricerca che andrebbe analizzata molto più attentamente.Vittorio Agnoletto12 novembre 2010 ------------------------ DAL TG 1Aids, funziona il vaccino italianoAiuta e rigenera il sistema immunitario, giunto alla fase 2 della sperimentazione. Il gruppo di scienziati coordinato da Barbara Ensoli.  "IL VACCINO ARRIVA DOVE I FARMACI SI FERMANO". La sperimentazione, coordinata dal gruppo di Barbara Ensoli, è in corso in 11 centri ed è stata finanziata con 13 milioni di euro. Frutto di una ricerca che ha portato finora a 10 brevetti da parte di una struttura pubblica come l'Iss, il vaccino terapeutico agisce colpendo la proteina Tat, che si trova all'interno del virus Hiv: è il motore che gli permette di replicarsi e diffondersi nell'organismo. "Abbiamo visto che il vaccino arriva dove i farmaci si fermano", ha spiegato la ricercatrice. I farmaci antiretrovirali riducono infatti il numero delle particelle di virus in circolazione, ma non riescono ad azzerarle. Il virus continua ad essere presente e si rifugia in "santuari", costringendo il sistema immunitario ad un continuo stato di allerta. Il risultato è una vera e propria sindrome, che si manifesta con problemi cardiovascolari, epatici, renali. "Il vaccino - ha detto ancora Ensoli - sembra riportare il sistema immunitario verso uno stato di equilibrio". LA FASE II: OBIETTIVO VACCINARE 160 VOLONTARI. La fase 2 della sperimentazione non è ancora conclusa e l'obiettivo è arrivare a vaccinare 160 volontari. Tuttavia "abbiamo deciso di pubblicare adesso perché abbiamo ottenuto in tempi molto rapidi risultati statisticamente significativi: vederli è stata un'emozione", ha detto Ensoli. "A 48 settimane dalla somministrazione del vaccino i parametri continuano a migliorare, sembra che riusciamo a bloccare il danno". Per il presidente dell'Iss, Enrico Garaci, i risultati appena pubblicati "ci danno ragione degli sforzi compiuti” e "confermano il modello di ricerca traslazionale che stiamo attuando, dal bancone del laboratorio al letto del paziente". Per completare la sperimentazione fino a 160 volontari servono adesso altri fondi e l'appello dei ricercatori è rivolto tanto al pubblico quanto a strutture private.