RACCONTI & OPINIONI

Spett.le redazione LavoroeSalute. Riceviamo, dall'Osservatorio per la sicurezza sul lavoro, e volentieri pubblichiamo


Gentilissimi colleghi,inviamo in allegato il monitoraggio delle morti bianche dei primi undici mesi del 2010. Si tratta di una mappatura dettagliata per settore, cause, per regione, provincia, fasce d’età e nazionalità.E la prima istantanea è piuttosto sconfortante: sono infatti quasi 500 le morti bianche rilevate in tutta la penisola. Lombardia, Veneto e Campania sempre sul podio. Bolzano è la provincia più colpita per numero di vittime, insieme a Roma, Brescia, Napoli e Milano. Vibo Valentia, invece, guida la classifica provinciale per incidenza di decessi sulla popolazione lavorativa; e il Trentino Alto Adige, invece, guida quella regionale. Agricoltura ed edilizia i settori protagonisti della tragedia. Gli stranieri sono il 10 per cento delle vittime. E a morire è chi ha più esperienza.Augurandomi che il materiale possa trovare pubblicazione, Vi ringrazio e Vi auguro buon lavoro.Annamaria Bacchin QUASI 500 MORTI BIANCHE IN UNDICI MESI LOMBARDIA, VENETO E CAMPANIA SEMPRE SUL PODIO. BOLZANO LA PROVINCIA PIÙ COLPITA PER NUMERO DI VITTIME, INSIEME A ROMA, BRESCIA, NAPOLI E MILANO. VIBO VALENTIA INVECE GUIDA LA CLASSIFICA PROVINCIALE PER INCIDENZA DI DECESSI SULLA POPOLAZIONE LAVORATIVA E IL TRENTINO ALTO ADIGE, INVECE, GUIDA QUELLA REGIONALE. L’AGRICOLTURA E L’EDILIZIA ANCORA TRAGICAMENTE PROTAGONISTE DEL BILANCIO. GLI STRANIERI SONO IL 10 PER CENTO DELLE VITTIME. A MORIRE È CHI HA PIÙ ESPERIENZA.“Per quasi cinquecento famiglie nel nostro Paese questo non sarà un Natale da festeggiare, ma solo una triste occasione per ricordare e piangere un proprio caro scomparso tragicamente al lavoro. Sono 484, infatti, le persone che nei primi undici mesi del 2010 hanno perso la vita. Da Nord a Sud della Penisola l’emergenza non conosce confini e miete vittime quotidianamente: almeno una al giorno; più di 9 alla settimana”.Sul finire dell’anno, il Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, Mauro Rossato, propone una delle più sconfortanti immagini delle morti bianche in Italia. Ed è sempre la Lombardia ad indossare la maglia nera con 68 decessi, seguita dal Veneto (51) e dalla Campania (43). Ma vicine al podio della morte sono anche la Puglia (41), e la Sicilia con il Lazio (35).E’ però il Trentino Alto Adige la regione in cui viene registrato l’indice di incidenza più elevato delle morti sul totale della popolazione lavorativa (62,2 contro una media nazionale di 25,2. Seguono: Calabria (37,5) e Abruzzo (36,4). La provincia più colpita è Bolzano con 20 decessi, mentre Roma è seconda con 17 morti bianche. Al terzo posto Brescia e Napoli (16). Oltre dieci vittime vengono registrate anche a Milano (14), a Foggia (13), a Padova e Bari (11). Questo per ciò che riguarda i valori assoluti. Sul fronte, invece, dell’incidenza sulla popolazione lavorativa è Vibo Valentia a condurre le fila provinciali con un indice pari a 84, 5. Completa il podio il Nordest con Bolzano (84,3) e Belluno (78,9). Quarta è Matera (76,7) e quinta Chieti (71,3). Indicatori decisamente più virtuosi in tal senso vengono rilevati nelle grandi province: Roma (10), Napoli (20), Milano (7,9), Palermo(25,2), Genova (16, 5), Firenze (11, 6), Bologna (11,3), e a Torino si rileva addirittura un indice di incidenza pari a 2,1. L’agricoltura continua a detenere il primato delle morti sul lavoro con il 36,4 per cento delle vittime. Ma non è da meno l’edilizia dove si rileva il 27,9 per cento dei decessi. A distanza si trovano i valori di trasporti, magazzinaggi e comunicazioni (6,2 per cento), così come i settori del commercio e delle attività artigianali insieme a produzione, distribuzione e manutenzione energia elettrica, acqua e gas (5,2 per cento).VEGA ENGINEERING OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVOROInformazioni per la stampaUfficio Stampa : Dott.ssa Annamaria BacchinTel 0413969013 - bacchin@vegaengineering.comWeb site: www.vegaengineering.com