RACCONTI & OPINIONI

Porcilai: da Arcore a Canale 5, stupidità e cattivo gusto mescolati insieme, ignoranza travestita da informazione


DISGRAZIATI!Basta, mi rivolgo a "espatrio felice", sparisco, vado via da questo bruttissimo BelPaese. La irrevocabile decisione mi scatta dopo aver visto su Canale 5 la trasmissione (trasmissione?!) condotta (condotta?!) da Barbara D'Urso sotto il titolo "Questa sera che sera", prime time, due ore filate e più. Già la prima puntata aveva suscitato grida di disgusto in molta critica televisiva, ma la seconda, quella di domenica, ha superato ogni record (e del resto è stata così sonoramente penalizzata dagli ascolti - grazieadio non siamo tutti imbecilli - che Mediaset sta già pensando al che fare). Molto più che toccare il fondo, molto più che indecente, semplicemente horribilis. Stupidità e cattivo gusto mescolati insieme, ignoranza travestita da informazione, becerismo venduto come costume; e una conduttrice che, sprizzando felicità da tutti i pori, scambia la pornografia per educazione sessuale, la solidarietà umana con l'esibizionismo all'ultimo stadio del tutto fa spettacolo, le piazze dei comuni italiani (per l'occasione Varallo Sesia e Ceppaloni) con le rotonde per deficienti (il tutto all'insegna dei 150 Anni!). Con ingaggio di cinque scrittori (da Pennacchi a Chiara Gamberale) lì inutilmente presenti e di un Clemente Mastella giustamente punito per l'infausta comparsata. Per non dire di Forattini che per fortuna sua si guarda bene dallo spiccicare parola; della porno-attrice di 19 anni, «rimarchevole» per essere passata direttamente dalle scuole delle Orsoline ai film hard (almeno così la presenta l'estasiata D'Urso). Per non dire di Francesco Nuti, del suo volto ridotto a una maschera contraffatta dal dolore e dalla malattia esibito come un trofeo. Ma che importa, evviva evviva, la spiritata conduttrice batte le mani e sprizza gioia, che bello che bello, «col cuore col cuore», questa è la tv, la tv è tutti noi. Disgraziati. Ma quale tv, questa è istigazione alla stupidità, incremento dell'idiozia, roba delinquenziale.mrc18/01/2011