RACCONTI & OPINIONI

Mentre regna la delinquenza politica: dai furbetti del quartierino alle escort, ai poteri che rubano i diritti dei lavoratori


'Disoccupazione in Italia, quadro sempre più nero'  Secondo l’Osservatorio cig del Dipartimento settori produttivi della Cgil, i senza lavoro avrebbero superato la percentuale dell’11%. Con oltre 1,2 miliardi di ore di cassa integrazione autorizzate  Mentre il partito di maggioranza relativa che governa l’Italia e il suo capo ci costringono ad occuparci delle sue squallide vicenda senza che ci sia ancora ombra di un passo indietro, il quadro che possiamo dipingere e che ha come soggetto il lavoro somiglia più ad una natura morta piuttosto che agli splendidi fiori tanto amati da Monet. E’ sempre la Cgil, attraverso l’Osservatorio cig del dipartimento Settori produttivi che ha elaborato delle rilevazioni Inps, a denunciare uno scenario drammatico in termini occupazionali. Nel rapporto redatto lo scorso mese di dicembre si parla di poco più di 1,2 miliardi di ore di cassa integrazione autorizzate, con più di un quarto delle quali in deroga, che tradotte vogliono dire circa 580mila lavoratori coinvolti e un taglio netto del reddito per oltre 4,6 miliardi di euro, pari a più di 8 mila euro per ogni singolo lavoratore. Con il risultato che il tasso di disoccupazione sale fino all’11,4%, sommando cassaintegrati e scoraggiati. In termini di ricorso alla cassa integrazione l’anno passato fa registrare, secondo il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, «il risultato peggiore di sempre, andando oltre il punto più basso della crisi produttiva toccato nel corso del 2009, e che va letto in parallelo al tonfo degli ordinativi nell’industria registrato dall’Istat». Da gennaio dello scorso anno a dicembre, nell’arco quindi dei 12 mesi, l’aumento complessivo delle ore di cig è stato del +31,7% sul 2009 per un totale di 1.203.638.249 ore di cassa autorizzate. Il numero di lavoratori in cassa integrazione delinea, inoltre un’ampia area di «forzata inattività produttiva» che può essere calcolata all’interno della platea dei disoccupati. Sommando quindi i cassintegrati insieme ai cosiddetti “scoraggiati” l’indice di disoccupazione complessivo oscilla tra il 10,7% (prendendo come riferimento il tiraggio presunto di Cig, ovvero 409.283 lavoratori) e l’11,4% (alla luce dei 580mila in cig a zero ore). Per quanto riguarda la platea di scoraggiati il rapporto di Corso d’Italia ricorda che lo scorso anno 114.562 persone hanno rinunciato ad iscriversi alle liste di collocamento. Secondo Scudiere, «il debole segnale di ripresa sta tutto in queste cifre: senza un autorevole intervento del governo sulla politica fiscale, a vantaggio dei redditi medio bassi, e scelte politiche per la ripresa industriale, il paese non uscirà dalla attuale situazione, dove ormai sta, prepotentemente, aumentando la componente strutturale della crisi». Ma in Italia, come abbiamo già detto, nessuno è in grado di intervenire, come dimostra ampiamente anche la latitanza governativa sul caso Fiat. E se alla Cgil va il merito di denunciare queste cifre non possiamo tuttavia dimenticare che la rinuncia allo sciopero generale resta una decisione in assoluta dissonanza con gli allarmi che pure arrivano da Corso d’Italia. Vittorio Bonanni 22/01/2011Leggi www.controlacrisi.org