RACCONTI & OPINIONI

Le minacce per il futuro della Rete viaggeranno attraverso Facebook, Twitter e simili. A rischio anche la privacy


E il virus diventa socialeUna chat si apre sul profilo Facebook; la nostra più cara amica ci invita a visionare le foto caricate sulla sua bacheca. Sicuri dell’informazione non prestiamo attenzione al link che ci porta a cliccare. Basta una semplice pressione sul mouse ed ecco che sul computer si installa un malware in grado non solo di creare danni a livello informatico, ma anche di carpire tutte le nostre informazioni private. Non c’è da aggiungere che in tutto questo la nostra amica è ignara, semplice vittima del nuovo virus di turno. Le vie degli hacker sono infinite e, cosi, sotto attacco sono finiti anche i social network, spazi chiusi che in molti reputano al sicuro da ogni insidia. Eppure la maggior parte delle case produttrici di antivirus sono ormai concordi nel segnalare che, in futuro, le minacce viaggeranno soprattutto attraverso Facebook, Twitter, Foursquare e quant’altro e a rischio sono anche i nostri telefonini. Il primato tra i cattivi spetta a Koobface, tecnicamente si tratta di un worm, un “verme”, che si insinua nel nostro computer ed è in grado di replicarsi e infettare altri computer. Koobface si è diffuso nel web grazie a Facebook con un messaggio in bacheca che invita a visionare l’ultimo esilarante video. Basta cliccare e venire indirizzati sulla pagina di un fasullo antivirus che invita a scaricare un aggiornamento e l’infezione prende il via. Per difendersi non resta che dotarsi di un ottimo antivirus e dopo l’attacco cambiare tutte le password del nostro account, domanda di sicurezza inclusa. Non solo Facebook, la minaccia corre anche su Twitter. La società Kaspersky ha segnalato come il sistema di abbreviazione degli url molto diffuso nei tweet possa nascondere gravi pericoli e indirizzarci su siti poco raccomandabili. Anche qui gli hacker fanno leva sulla diffusione del sistema di abbreviazione, abitudine usuale per rientrare nelle 140 battute concesse dalla piattaforma di micoblogging. Kaspersky segnala, inoltre, che solo nello scorso mese di dicembre i suoi laboratori hanno segnalato oltre 200milioni di attacchi sotto forma di malware. Al sicuro non sono neanche i cellulari come segnala un report firmato McAfee. La diffusione degli smartphone pone seri rischi, per il momento non si segnalano attacchi pericolosi ma per il 2011 si mostra un trend in crescita. Tra i più vulnerabili c’è il sistema operativo Android ma i pericoli giungono anche per iPhone e iPad. Anzi proprio per questi sistemi gli hacker fanno leva sulla sicurezza degli utenti convinti di possedere una oggetto inattacabile, ma l’enorme diffusione non fa che allettare i criminali informatici. E pericoli si segnalano anche per il cloud computing, la nuvola di server che cambierà la Rete. Anche qui sarebbe apparso il primo virus. Non resta che porre molta attenzione.Pierpaolo De Lauro26/01/2011www.terranews.it