RACCONTI & OPINIONI

In Italia ci sono due 'bombe' pronte ad esplodere: lo scontro istituzionale e il debito pubblico.


E' l'analisi dell'Eurispes. Dal rapporto annuale emerge che mutui e affitti sono insostenibili per 2 italiani su 5, il 40% delle famiglie ha difficolta'. Arrivare a fine mese e' uno scoglio insormontabile' per il 35,1%. Il Nord resta la motrice del sistema contribuendo al Pil in maniera superiore rispetto alle altre aree dove è rimasto invariato nell'ultimo decennio.   Eurispes: in Italia il tasso di occupazione delle donne è tra i più bassi d'Europa L'Italia presenta uno fra i piu' bassi tassi d'Europa con il 46,4%, dato ancora molto lontano dagli obiettivi definiti in sede di Strategia di Lisbona, che auspicano il raggiungimento del 60% di occupazione femminile.  Lo riferisce l'Eurispes, che prende a riferimento i dati diffusi dall'Istat. Il rapporto sottolinea che la condizione della donna, se single, sposata o sposata e madre di figli, pesa sulla situazione lavorativa. In Italia la spesa pubblica per la famiglia e' tra le piu' basse (solo l'1,3% del Pil) e solamente lo 0,15% e' dedicato all'assistenza ai bambini. La Francia, per avere un immediato parametro di raffronto con un paese che in altri campi presenta molte affinita' con il nostro, spende piu' del triplo (3,79%) (Oecd, 2009).Secondo i dati forniti da Eurostat nel corso del 2010, i tassi di natalita' piu' alti in Europa si trovano in quei paesi dove l'occupazione femminile e' piu' elevata e la parita' fra i sessi e' oramai pressoche' acquisita a (Finlandia, Svezia e Danimarca). Nella classifica Gap Gender 2010 del Word Economic Forum, su 134 paesi, l'Italia si trova a retrocedere ulteriormente rispetto allo scorso anno, arrivando a collocarsi al 74esima posto. Nel 2008, nell'ambito del piano europeo di ripresa economica, l'Ue aveva ribadito la necessita' di insistere maggiormente sulla parita' tra donne e uomini. L'aumento della presenza delle donne nel mondo del lavoro porterebbe ad una crescita del reddito delle famiglie e di conseguenza dei consumi, producendo anche nuovo lavoro di supporto ai servizi per le famiglie. La situazione attuale e' di profondo disagio se si pensa che la disoccupazione dei giovani e delle donne in particolare e' ancora molto elevata, soprattutto nel nostro Mezzogiorno dove una donna su dieci in cerca di occupazione rimane inattiva per piu' di un anno - la media italiana della disoccupazione di lunga durata (rapporto tra le persone in cerca di occupazione da 12 mesi e oltre e le forze lavoro) e' del 4,2%.  Nel periodo 2008-2009, il tasso di occupazione femminile diminuisce (soprattutto nel Centro-Nord) se si passa dalla condizione di "single" (81%) a quella di "donna in coppia senza figli" (74,1%) e crolla nella condizione di "donna in coppia con figli" (52,9%).Questo a dimostrazione che il lavoro nell'ambito delle mura domestiche rimane per la donna, occupata o meno, un carico da sobbarcarsi personalmente.28/01/2011 – Ansa