RACCONTI & OPINIONI

La tragedia dei rom. Una gravissima e immensa sconfitta del mondo civile che riporta alla mente il periodo nazifascista


Carneficina in tempo di pace  E' una carneficina ormai: la morte di 4 bimbi rom innocenti si aggiunge alla lunga lista che pare un bollettino di guerra. Eppure siamo in tempo di pace. Ci si indigna e si fanno proclami per qualche ora e poi? Si aspetta che riaccada.Bambini morti sotto lo sguardo indifferente di una società troppo egoista o troppo preoccupata di autogratificarsi… vittime del razzismo imperante, della mistificazione, della discriminazione e del degrado… Sulle loro anime prima che sui loro corpicini, innocenti ed inermi pendeva una brutale mannaia ben congegnata da adulti senza scrupoli e arroganti. Pendevano sulle loro teste troppe colpe, prima fra tutte quella di essere nati rom, anzi zingari, in una Italia tornata razzista non per cultura, ma per indottrinamento. I bimbi rom, figli della discriminazione e della segregazione razziale, capri espiatori e agnelli sacrificali, come potevano non pagare le loro colpe? Lode e gloria ai condottieri della civiltà che mostrano vilmente muscoli a donne, vecchi e bambini! Fra poche ore arriveranno puntuali le ruspe a rimuovere ciò che rimane del loro mondo e allo stesso tempo a rimuovere di fretta la colpa che appartiene a tutti, come se non fosse, ancora una volta accaduto nulla… Una gravissima e immensa sconfitta del mondo civile… I bambini appartengono al mondo e a tutta l'umanità!!! Tranne i bimbi rom! L'odio razziale, la xenofobia, la discriminazione, la segregazione razziale e l'apologia di reato sono la norma nella società odierna. E' recente l'affermazione «E' più facile educare i cani che i rom» dell'ex assessore milanese Tiziana Maiolo che non è nuova ad affermazioni ad effetto su questo tema. Già nel 2008 all'epoca della schedatura dei rom ebbi modo di incontrarla in una trasmissione di Telelombardia e già allora faceva affermazioni razziste e xenofobe. Si vede che siamo in campagna elettorale, a maggio si rinnoverà il consiglio comunale di Milano. E' da vigliacchi farsi pubblicità sulla pelle di chi non può difendersi. Affermazioni del genere andrebbero denunciate come crimini contro l'umanità. Ma siamo in Italia.La cittadinanza chiede sicurezza e gli amministratori tengono sempre a portata di mano un "mostro" o un capro espiatorio. I rom nei campi nomadi sono vessati, ricattati, umiliati, frustrati, degradati e sgomberati. Per sopravvivere sono costretti all'illegalità e i campi nomadi diventano inevitabilmente ricettacolo di malaffare che crea un'economia di sopravvivenza. Tutti vedono gli effetti deleteri ma nessuno rimuove le cause, facendo finta di non vedere o di non sapere. E' qui la colpa di quei politici e di certe associazioni che sembrano non avere nessun interesse a cambiare le cose. Molti sono coloro che cercano di trarre vantaggio dalla situazione in cui sono costretti a vivere soprattutto i rom stranieri di recente immigrazione. Milioni e milioni di euro sono stati sperperati negli ultimi anni in nome e per conto dei rom e sinti per progetti assolutamente fasulli senza cioè, che abbiano nessuna ricaduta reale in termini di benefici o nella direzione dell'integrazione. Nulla. Del resto i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Proliferazione di campi nomadi ovvero l'esatto contrario di una seria politica d'integrazione, dove i rom e sinti sono solo controllati e manipolati a piacimento. Milioni di euro spesi per la scolarizzazione senza che un solo rom o sinto sia arrivato a concludere gli studi universitari e a trarre benefici per sé e per la propria comunità. Com'è possibile che a fronte di milioni di euro spesi l'opinione pubblica non conosca nulla della lingua, della letteratura, della cultura e della storia dei rom e sinti? Dei rom ci si ricorda per i fatti di cronaca e per le disgrazie! Un'enorme patrimonio, che è patrimonio dell'umanità, rischia di scomparire a causa di una politica miope che aggredisce invece di aggregare. I rom vogliono e devono vivere con gli altri nel rispetto delle regole civili ma anche delle differenze culturali.L'integrazione è come l'amore, si fa in due. L'errore è sempre del singolo e mai di un'intera comunità o di un'intera popolazione. Il sindaco Alemanno si assuma la responsabilità morale di questa tragedia poiché più volte abbiamo ribadito la necessità di creare una Consulta Romanì per migliorare la situazione nell'interesse di tutti. Orecchie da mercante! Con il lutto cittadino si cerca di buttar fumo negli occhi per nascondere le proprie responsabilità! Alexian Santino Spinellimusicista e docente universitario Rom12/02/2011Leggi www.liberazione.it