RACCONTI & OPINIONI

Dalla carità di stato alla carità privata con i soldi dello stato. Questa è l'idea di benessere sociale per questi malfattori


Il governo alla fine ha trovato il modo per 'tranquillizzare' anche la caritas, che negli ultimi mesi ha attaccato più volte l'esecutivo per le inefficaci politiche contro la povertà e sull'immigrazione. E ha trovato il modo peggiore: ripristinare la 'carta dei poveri', la social card, per affidarla agli enti caritatevoli. Uno strumento già inutile, umiliante e costoso che addirittura passa alla gestione di enti privati, con ulteriori costi aggiuntivi. Ma non era meglio aumentare direttamente le pensioni, le agevolazioni e i servizi sociali invece che costringere una persona a recarsi al supermercato e pagare con la 'carta dei poveri'? Torna la social card: la sperimentano le associazioni   Saranno alcuni enti caritativi nei comuni con piu' di 250 mila abitanti a sperimentare per un anno la carta acquisti alimentari e per il pagamento delle bollette per le fasce piu' bisognose (la cosiddetta social card), in vista di una eventuale proroga della misura prevista con il decreto legge 112 del 2008. Nell'emendamento del Pdl (a firma dei senatori Castro, Di Stefano e Tancredi) al decreto milleproroghe approvato dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato, infatti, si legge: "Al fine di acquisire i necessari elementi di valutazione per la successiva proroga del programma carta acquisti" e "per favorire la diffusione della carta acquisti tra le fasce di popolazione in condizione di maggiore bisogno, e' avviata una sperimentazione in favore degli enti caritativi operanti nei comuni con piu' di 250.000 abitanti". Entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, sara' un decreto del ministro del Lavoro, adottato di concerto con il ministro dell'Economia, a stabilire "le modalita' di selezione degli enti caritativi destinatari delle carte acquisti e i criteri di attribuzione di quote del totale di carte disponibili per la sperimentazione". Inoltre, il dl stabilira' anche "le caratteristiche delle persone in condizione di bisogno alle quali gli enti caritativi si impegnano a rilasciare le carte acquisti di cui sono titolari per il successivo utilizzo" e le "le modalita' di adesione dei comuni sul cui territorio e' attivata la sperimentazione". La sperimentazione avra' la durata di dodici mesi a decorrere dalla data di concessione delle carte acquisti. Le risorse previste ammontano a 50 milioni di euro. da Agenzia DIRE