RACCONTI & OPINIONI

A Mondovì in Piemonte, Le destre, col Pd, in comune, votano contro i Gruppi di acquisto popolare contro la crisi


Fermato dai vigili il "gappista" Paolo Ferrero   Vendere il pane a un euro al chilo può diventare un problema. Stavolta è capitato a Mondovì, nel cuneese dove la maggioranza leghista del municipio ha approvato un ordine del giorno, votato anche dal Pd, punitivo nei confronti dei banchetti dei Gap, i gruppi di acquisto popolari, da anni impegnati in azioni concrete contro la crisi, la speculazione e il carovita. La più emblematica di queste pratiche, appunto, l'acquisto collettivo così da ridurre i prezzi dei generi di prima necessità. Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-Sinistra europea, ieri è stato "identificato" dai vigili urbani di Mondovì durante l'iniziativa dei Gap nella piazza del mercato del sabato mattina: «L'intervento della polizia municipale ha fatto un verbale fa seguito all'ordine del giorno incostituzionale che contestiamo - ha spiegato il segretario Prc - perché impedisce di fatto la libera associazione dei cittadini garantita dalla Carta». La locale lobby dei panificatori ha preteso, in pratica, una modifica al regolamento della polizia municipale perché attività politiche come quelle dei gruppi di acquisto vengano considerate concorrenza sleale. Una norma che ha già creato un curioso cortocircuito: i solerti pizzardoni del cuneese hanno proceduto all'identificazione dei responsabili di un banchetto dei giovani del Lions impegnati, nelle vicinanze di quello dei Gap, nella vendita di arance per beneficenza. Più tardi, a Cuneo, s'è tenuto un presidio - con la partecipazione del sindaco della città medaglia d'oro della Resistenza - contro Casapound che, spalleggiata dal Pdl , ha aperto una sede tra il municipio e la sinagoga. Dopo la manifestazione si sono verificati degli scontri. 27/02/2011