RACCONTI & OPINIONI

Un libro che racconta in viva voce di fughe dalle guerre, e dalla miseria, di sacrifici e stenti, di lotte per i diritti


STORIE DI DONNE  Ventuno donne migranti, giunte a Roma in tempi diversi, raccontano la loro storia. Poche volte hanno avuto modo di parlare, raramente hanno trovato ascolto. «Abbiamo qualcosa dentro il cuore, però non sappiamo come dirlo, come spiegare a voi per far capire quello che sentiamo». Questo libro ha dato loro voce. Una voce che racconta di fughe dalla guerra e dalla miseria, di sacrifici e stenti, ma anche di quotidianità e conquiste. Il tema della maternità, vissuta lontano dagli affetti e dalle tradizioni, è stato il filo rosso che ha guidato questa raccolta di storie, ma anche un pretesto per narrare altro: identità perdute, aspettative e delusioni, coraggio, forza, riscatto sociale. Le curatrici si sono avvalse della metodologia autobiografica per «tradurre» in forma scritta queste voci di donne migranti, proponendo così un panorama di testimonianze sul mondo dell’immigrazione femminile in Italia e in particolare a Roma. Claudia Carabini, Dina De Rosa e Cristina Zaremba, sono socie fondatrici dell’Associazione culturale «Salva con nome», nata per promuovere la scrittura di sé attraverso l’autobiografia, la biografia e il racconto: si pone l’obiettivo di preservare la memoria attribuendole un’individualità, un nome, per salvare così l’eredità di vita vissuta di chi si racconta e, attraverso le sue vicende personali, narrare anche quelle vicende storiche e sociali che contornano ogni esistenza.Con un saggio di Antonella Martini e gli interventi di Maura Cossutta, Cecilia Bartoli e Mercedes Frias / presentazione di Isabella Peretti