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Post n°1203 pubblicato il 30 Aprile 2008 da cile54
SUL LAVORO Il primo maggio esce in italia il libro "Di fabbrica si muore" di Alessandro Langiu e Maurizio Portaluri. Un reportage e un testo teatrale che ricostruiscono la storia esemplare e drammatica di un operaio Nel 1994, Nicola Lovecchio, operaio del petrolchimico di Manfredonia, scopre di avere un tumore ai polmoni. Insieme al medico Maurizio Portaluri, avvia un’indagine anche tra i suoi colleghi denunciando la fabbrica per l’incidente che nel 1976, qualche mese dopo il disastro di Seveso, provocò la fuoriuscita di decine di tonnellate di arsenico. La ricostruzione delle vicende è trascritta, con passione e ragione, da Portaluri. Accanto, la pièce teatrale Anagrafe Lovecchio, di Alessandro Langiu, è poesia di denuncia civile che coinvolge ed emoziona. L’avvocato inizia a parlare del tasso di arsenico nell’urina degli operai nei giorni dell’esplosione. Altissima, oltre ogni immaginazione, valori normali di 90-100 sparati verso l’alto a 1000 e 2000 e 3000 a seconda dei casi. Il punto che nessuno si spiega, nel collegio, è come sia possibile che rimanga così elevato anche mesi dopo, o dopo il periodo di malattia in certi casi obbligatorio. Ed ecco la spiegazione: «Siamo in una città di mare, e l’alto tasso di arsenicure è riconducibile ad un elevato consumo di crostacei, in particolare di gamberi. Elevato, costante ed in quantità esorbitante. Circa un chilo al giorno.» Nessuno ride. La prima parte del libro, scritta da Maurizio Portaluri, è un lavoro d'indagine, quasi un reportage che, partendo dall'incidente che nel 1976 provocò la fuoriuscita di decine di tonnellate di arsenico dallo stabilimento (evento lasciato colpevolmente scivolare nel silenzio e nell'indifferenza), denuncia i misteri del petrolchimico.La seconda parte è un testo di teatro di denuncia, scritto da Alessandro Langiu, in cui la drammatica vicenda di Lovecchio viene rappresentata con la forza della realtà e con un'intensità emotiva che spiazza e commuove il lettore. Alessandro Langiu è nato a Taranto nel 1973. Autore, attore e regista di testi teatrali, racconti e sceneggiature, si occupa di tematiche sociali e ambientali. Tra i suoi ultimi lavori Otto Mesi in Residence sull'Ilva di Taranto e Venticinquemila granelli di sabbia sull'inquinamento del capoluogo ionico. Maurizio Portaluri (1960) è medico oncologo radioterapista. Laureato e specializzato all'Università Cattolica, ha lavorato alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e dal 1999 è primario all'ospedale di Brindisi. Pagine 120 Prezzo € 12,00 in libreria da maggio 2008 - Manni Editori - Via Umberto I - 73016 San Cesario di Lecce - tel/fax 0832.205577 e-mail: info@mannieditori.it |
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G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI
Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
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